Anche una grande città come Milano ha imparato ad amare il barbecue, che è utilizzatissimo da tantissime persone per cucinare con amici e parenti in giorni di festa pubblica e privata, ma anche perché ce n’è il desiderio semplicemente. Eppure Milano potrebbe avere più di un problema nell’adottare il barbecue; in particolare ci vogliamo soffermare su due problemi, uno fittizio ed uno più concreto. Il problema fittizio è la continua protesta di colore che, disinformati sull’argomento, ritengono che qualsiasi cosa produca del fumo (come chiaramente fa il barbecue a causa della combustione) sia una causa di inquinamento. E questo fatto, in una città che lotta continuamente contro i tetti massimi delle polveri sottili applicando anche giorni di blocco parziale (targhe alterne) o totale al traffico, può essere un problema; questo problema però noi lo definiamo fittizio perché in realtà non sono i barbecue a provocare le enormi dosi di polveri nell’aria, ma ben altre strutture più insospettabili ma molto più dannose. L’altro problema è invece quello climatico; Milano di certo non vanta giornate di Sole per la maggior parte dell’anno, perché unisce una posizione geografica estremamente settentrionale (rispetto alla media dell’Italia) ma soprattutto ha il problema della nebbia e del cielo chiuso e cupo che fa passare la voglia di uscire e di stare all’aria aperta.
Nonostante i problemi che citavamo in precedenza, i Milanesi hanno un bel rapporto col barbecue, molto spesso utilizzato in feste e riunioni tra amici e parenti non solo nei giardini, ma anche in quelle terrazze e grandi balconi in cui le regole di condominio e buon vicinato non vietano espressamente questa pratica. Ed ecco quindi che moltissime persone abitanti di Milano si presentano la Domenica mattina sulla terrazza o in giardino armati di desiderio di fare un barbecue, giubbino e cappello (contro l’umidità), spirito di sacrificio. A nessuno importa del fatto che sarebbe molto più emozionante ed intonato al gesto se il sole si facesse vedere un po’ di più invece che nascondersi dietro ai banchi di nebbia oppure al cielo cupo perché mai limpido e pulito, perché in realtà basta il desiderio di divertirsi e di stare in compagnia vicino a delle salsicce in cottura per stare davvero bene. Tra le altre cose a Milano ci sono tante persone che guardano fuori dalla loro cultura, anche ispirati dal vivere in una città multirazziale e multi culturale, quindi molti arrivano ad apprezzare questo lascito della cultura americana e soprattutto dei magnifici anni Ottanta (e Settanta).
Per quel che riguarda il cibo da mettere sul barbecue, non vi è alcuna distinzione tra Milano e tutte le altre città e nazioni del mondo; ciò che più spesso si cucina al barbecue è di certo la carne, in tutti i suoi tipi ma con alcune preferenze: spiedini (in cui si possono unire anche delle verdure come melanzane, peperoni eccetera, oltre che pomodorini) fatti con vari tipi di carne (maiale, pollo, cinghiale, mucca e vitello), bistecche enormi e succose, salsicce. Oltre alla carne poi tutti, Milanesi e non, amano fare delle bruschette, ovvero del pane tostato da mangiare poi condito con pomodorini in pezzi. Non solo, anche il pesce si abbina al barbecue, ed ad esso potremmo unire alcuni crostacei come i gamberi, che nella cottura al calore di legna e carbone assumono un sapore molto apprezzato. Dopodiché ci si può sbizzarrire a seconda dei propri gusti culinari, basta che sia un cibo sano e da non friggere e poi tutto si abbina alla perfezione con la semplicità ed il divertimento che solo cucinando vicino ad un barbecue si può provare.
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