Elicriso - Helichrysum italicum

Pianta elicriso

L’elicriso, chiamato anche semprevivo o perpetuino d’Italia, appartiene alla famiglia delle Composite, al genere Helichrysum ed alla specie italicum. È una pianta perenne caratterizzata da un portamento compatto, alta fino a 50 cm, con fusti legnosi, tortuosi, tendenzialmente eretti e pelosi; le radici sono fusiformi. Le foglie sono molto fini, ad andamento lineare, pelose, lunghe fino a 5 cm e di colore verde tendente all’argento. I fiori sono riuniti in piccole infiorescenze dette capolini, che presentano un involucro costituito esternamente da petali di un color giallo scuro ed un ricettacolo di forma conica, che costituisce la parte centrale dell’infiorescenza in cui si trovano i singoli fiori tubulari e gialli chiari; i capolini sono localizzati all’apice dei fusti e si dispongono ad ombrello.

La fioritura si verifica a partire dalla fine della primavera fino ad inizio autunno, l’impollinazione è entomofila, operata dalle api e da altri insetti pronubi. I frutti sono degli acheni globosi provvisti di pappo. La pianta è caratterizzata da un aroma molto intenso, conferito dalla peluria che la ricopre interamente; i capolini sono la parte di pianta prevalentemente utilizzata.

Elicriso fiori

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Clima e terreno

piante elicriso L’elicriso è una pianta termofila, per cui preferisce i climi temperati caldi del bacino del Mediterraneo, è comunque in grado di adattarsi anche ad ambienti temperati, purchè siano ben riparati dal freddo. Le esposizioni migliori sono gli ambienti in pieno sole, ricordando però quanto già citato in precedenza. Il perpetuino d’Italia predilige i terreni aridi, sabbiosi, sassosi, calcarei, piuttosto poveri e ben drenati, mentre rifugge quelli compatti perché risulta sensibile ai ristagni idrici. Il semprevivo è originario del bacino del Mediterraneo, in Italia è diffuso ovunque, specialmente in Liguria, e cresce spontaneo in prossimità del mare, nelle pietraie, negli incolti e negli ambienti aridi delle colline litoranee fino a 700-800 m di altitudine. La specie è considerata un’ottima composizione floreale per i giardini rocciosi.

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Propagazione

Helichrysum italicum L’elicriso si moltiplica per seme e per via vegetativa prelevando delle talee, quest’ultimo metodo è maggiormente utilizzato perché la semina diretta è caratterizzata da una forte eterogeneità delle piantine, che possono germinare in tempi diversi. Le talee vengono fatte radicare a fine estate in un substrato, caratterizzato da un pH sub-alcalino e da un buon drenaggio, costituito da sabbia, torba e terra di coltivo. In questo modo all’inizio della primavera le piantine sono pronte ad essere trapiantate in pieno campo.


Tecniche di coltivazione

Fiori elicriso Le distanze d’impianto variano a seconda della destinazione del prodotto: per i capolini i sesti sono 70 cm tra le file e 30 cm sulla fila, con una densità di 4-5 piante/mq, mentre per la produzione di olio essenziale l’impianto è più denso, con distanze di 50 cm tra le file e 20 cm sulla fila, con un investimento di 10 piante/mq. Il controllo delle erbe infestanti si esegue effettuando delle sarchiature tra una fila e l’altra. Il ciclo di coltivazione dell’elicriso ha una durata economica di 5-6 anni. La concimazione consiste nel distribuire fosforo e potassio durante la preparazione del letto di semina e l’azoto alla ripresa vegetativa e dopo ogni sfalcio. Il semprevivo non necessita di irrigazioni in quanto si sviluppa in ambienti aridi, però nel caso della coltivazione in pieno campo è importante irrigare nelle prime fasi successive al trapianto qualora si verificassero condizioni di siccità. Con la potatura si asportano le parti di pianta secche, sfiorite e deperite, questa operazione viene effettuata nel caso della coltivazione di pochi esemplari in giardini famigliari.


Raccolta

Se la destinazione del prodotto è costituita dalle infiorescenze, si raccolgono manualmente i rametti portanti i capolini, mentre se lo scopo è l’estrazione dell’olio essenziale viene raccolta la pianta intera, escluse le radici. I rametti con i capolini si prelevano all’inizio della fioritura, l’essiccazione avviene in ambiente riparato dalla luce, asciutto e con una buona circolazione d’aria, protraendosi per 20 giorni. Le piante coltivate per l’estrazione di olio essenziale si raccolgono interamente, ogni qualvolta che si verifica la fioritura, per mezzo di falciatrici; la resa di olio essenziale si aggira intorno allo 0,3-0,4 %, mentre la produzione di fiori secchi è compresa tra 2-6 t/ha.


Proprietà ed utilizzo

Utilizzo elicriso L’elicriso contrasta malattie respiratorie come laringiti, bronchiti, allergie e tracheiti, stimola la sudorazione, attenua l’asma ed è un ottimo espettorante. L’olio essenziale è dotato di proprietà antinfiammatorie delle vie respiratorie. Si impiega come crema idratante e bagno lenitivo per l’uso esterno. In cucina le foglie hanno un aroma simile a quello del curry e si utilizzano per insaporire risotti, ripieni, piatti di carne e di pesce. I fiori possono essere utilizzati per la preparazione di infusi e, una volta essiccati, è possibile ricavarne una polvere.


Elicriso - Helichrysum italicum: Parassiti e malattie

malattie semprevivo Il perpetuino d’Italia è una pianta rustica, per cui è piuttosto resistente e non viene attaccata facilmente dai parassiti però può essere colpita dai marciumi radicali se coltivata in terreni soggetti a ristagni idrici. E' infatti fondamentale controllare il tipo di terreno, verificando che presenti il corretto drenaggio e controllare la frequenza delle annaffiature, aspettando che il terreno asciughi tra una e l'altra. Per quel che riguarda malattie e parassiti alcune delle problematiche più comuni possono essere raprresentate dal Verticillium, un fungo, e dagli afidi, i cosiddetti pidocchi verdi. Questi parassiti si nutrono della linfa della pianta e possono portarla al dissecamento, se non vengono contrastati in modo rapido. Esistono insetticidi specifici o, per chi lo preferisce, è possibile preparare un preparato a base di aglio da vaporizzare sulle piante. Basta far bollire una testa dagli in circa due litri di acqua, filtrare, lasciar raffreddare e procedere con il trattamento.


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