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Una caratteristica che da sempre contraddistingue l’uomo e la sua grande intelligenza è la voglia di personalizzare qualsiasi cosa, dalla più importante a quella più banale; ed infatti con le piante ed i fiori è lo stesso: un esempio può essere quello che attraverso ricerche scientifiche in campo biologico l’uomo è giunto a poter colorare le rose di un qualsiasi colore, “scavalcando” quanto la natura aveva fatto. A prescindere da se è giusto o sbagliato, si tratta di un tentativo troppo “da Dio” che influenza molti pensieri. Un altro esempio, più personale e per fortuna meno impegnativo, è quello del significato dei fiori: all’uomo i fiori danno emozioni, le comunicano, le generano e le trasmettono in ogni caso, ma egli ha voluto dare ad ogni specie un significato preciso e più sensato per la singola occasione. Il risultato è che la rosa rossa è diventato il fiore dell’amore e della passione, il giglio bianco il fiore della purezza e delle occasioni ecclesiastiche, la margherita il fiore dell’amicizia, la rosa gialla quello della gelosia e tanto tanto altro. A ciò si aggiungono anche i racconti mitologici del passato, che come vedremo ricorreranno nel tema di questo articolo.
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Il fiore di mandorlo è un fiore bellissimo, dall’aspetto delicato che cresce nel periodo tardo invernale e che segna lo sviluppo della pianta di mandorlo, anticipando (come normale che sia) la comparsa dei frutti. Ebbene, a questo fiore viene associato il nobile significato di “rinascita”: rinascita della vita, rinascita della persona, rinascita di un progetto o di un amore e tutte le altre interpretazioni possibili. Tutto questo è dovuto al fatto che il fiore di mandorlo, che per aspetto può accomunarsi a tutti i fiori primaverili come quello di pesco, quello dell’albicocco eccetera, è il primo dei fiori primaverili a farsi vedere: esso infatti, con climi non molto freddi, può comparire anche prima della fine di febbraio, nettamente prima di tutti gli altri di circa un mese, perché in effetti prima dell’ultima decade di marzo è difficile che i fiori si facciano vedere sulle piante da frutto (anche perché rischierebbero di scomparire per qualche gelata, la Natura ha pensato a tutto). Ovviamente ciò è stato interpretato ed adattato dall’uomo alle sue esigenze, che vedono il fiore simbolo di una vita che nasce e/o rinasce, soprattutto in quelle situazioni positive come importanti guarigioni o altri lietissimi eventi.
Il fiore di mandorlo porta con sé già un bellissimo significato, che viene molto utilizzato per regali in tante occasioni; comunque c’è da dire che il fiore è davvero molto bello e delicato, il ché lo rende apprezzabilissimo anche come semplice regalo o abbinamento, soprattutto per il pubblico femminile. Ebbene, a ciò però ci piace unire un racconto della antica mitologia greca che vede come protagonista il mandorlo; esso tenta di spiegare il perché i rami del mandorlo abbiano i fiori ma non le foglie (almeno nel periodo di fioritura). Si narra che una giovane principessa greca di nome Fillide (o Filli) si uccise perché temeva di essere stata abbandonata dal suo promesso sposo in quanto questi (impegnato in guerra) non era tornato in tempo per le nozze; Atena però fu compassionevole e la trasformò in un mandorlo spoglio. Quando il promesso sposò tornò dalle battaglie e seppe cose era accaduto, andò ad abbracciare quel mandorlo, e mentre lo abbracciava piangeva; queste lacrime si trasformavano in fiore appena toccavano l’albero, ed ecco perché c’è un albero spoglio ma con i fiori ben sviluppati. Tra l’altro i fiori del mandorlo hanno la brevissima durata di una settimana, ed hanno assunto anche significati di fragilità per questo motivo; si nota poi che in questa breve settimana essi cambiano colore, passando rapidamente dal rosa chiaro ad un bianco purissimo, prima di cadere.
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