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Per questo albero da frutto si consiglia un suolo ben drenato e povero di calcare, anche se generalmente la pianta si adatta a molteplici tipologie di terreno; potrebbe essere conveniente, comunque, eseguire un'operazione di pacciamatura, preferibilmente con paglia, per ostacolare lo sviluppo delle erbacce. È un'ottima abitudine lavorare il suolo prima dell'impianto delle radici, in modo da renderlo più morbido ed areato. La messa a dimora deve avvenire in una buca larga circa un metro, sul fondo della quale bisogna collocare uno strato di fertilizzante organico, ad esempio la cornunghia; si suggerisce, inoltre, di installare un tutore per supportare l'albero nella sua crescita. La potatura va praticata con strumenti disinfettati e soltanto per eliminare rami secchi o, eventualmente, parti malate.
Il melograno appartiene alla famiglia delle Punicacee, al genere Punica ed alla specie granatum. È un arbusto particolarmente cespuglioso, alto fino a 5 m, con un tronco tortuoso, screpolato e ramific...
Il Melograno è una specie che necessita di ambienti temperati per poter sopravvivere e produrre frutti: infatti soffre se la temperatura scende sotto lo zero. Si trova in tutta la penisola italiana ed...
Le annaffiature della pianta del melo da fiore, possibilmente eseguite con un impianto di irrigazione a goccia, non dovrebbero essere molto abbondanti, ma vanno fatte frequentemente, specialmente nell...
La storia del melo è molto antica; sembra che il suo centro d’origine sia localizzato in unaregione montagnosa del Sud-Est della Cina dove, tramite la propagazione delle specie Malus Sieversii, si s... ![]() | 10 piante da frutto frutti di tutti i tipi oltre 400 varietà a tua scelta frutti di tutti i tipi frutta a scelta Prezzo: in offerta su Amazon a: 90€ |
La prima concimazione va eseguita quando l'albero viene impiantato, e deve essere prevalentemente a base di sostanze organiche come la cornunghia o lo stallatico; in seguito bisogna fertilizzare ogni anno. Se l'operazione avviene in primavera, è opportuno somministrare alla pianta un'elevata quantità di azoto, elemento che favorisce la crescita di nuovi tessuti e che, proprio per questo motivo, va limitato durante la stagione autunnale: se così non fosse, infatti, nel corso dell'inverno l'albero risulterebbe indebolito da un eccesso di parti vegetative. Gli altri due essenziali macroelementi, il potassio ed il fosforo, devono essere costantemente presenti nei fertilizzanti utilizzati; il primo migliora le qualità organolettiche dei frutti, il secondo favorisce il rafforzamento delle radici e della chioma.
L'esposizione del melo deve avvenire in un ambiente soleggiato, ma al riparo da venti intensi: l'albero sopporta temperature basse, ma le raffiche troppo forti provocano gravi danni. Come malattie fastidiose sono da segnalare l'oidio ed il cancro dei rami, entrambi provocati da funghi; il primo si riconosce facilmente dalla muffa biancastra che si diffonde sulle foglie e necessita di prodotti anticrittogamici, il secondo si manifesta con disseccamento e spaccature e richiede specifici trattamenti chimici. Tra i parassiti va menzionato il ragnetto rosso, che determina la caduta del fogliame e la nascita di zone necrotiche ed è contrastabile con soluzioni naturali, ad esempio antiparassitari contenenti aglio. Ugualmente dannoso è il rodilegno giallo, spesso combattuto con nematodi entomopatogeni.
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