Melograno

Tecniche di coltivazione del melograno

Il Melograno è una specie che necessita di ambienti temperati per poter sopravvivere e produrre frutti: infatti soffre se la temperatura scende sotto lo zero. Si trova in tutta la penisola italiana ed è molto adattabile: infatti cresce in diversi tipi di terreno. I risultati migliori si ottengono con i substrati sciolti e profondi, ricchi di sostanze nutritive. Il Melograno è un albero che riesce a sopportare la siccità soltanto per un breve periodo di tempo: per questo è necessario irrigare abbastanza di frequente. Soprattutto durante l'estate il numero e la quantità delle irrigazioni determina la qualità dei frutti e l'abbondanza della resa. In questo periodo si consiglia di irrigare ogni 8-10 giorni; al tempo stesso bisogna fare attenzione ai ristagni idrici perché sono poco tollerati dalla pianta. Il periodo ideale per la messa a dimora è nel Nord Italia la primavera, mentre al Centro e al Sud si possono già piantare gli esemplari alla fine dell'inverno.
Frutti melograno

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Caratteristiche della pianta

Pianta melagrana Coltivare il Melograno significa avere nel proprio giardino un albero ornamentale di grande impatto estetico e davvero splendido grazie alla sua chioma chiara, ai suoi frutti lucenti e ai fiori colorati. Inoltre non bisogna dimenticare che i frutti del Melograno hanno notevoli proprietà benefiche e hanno un ottimo sapore; tra l'altro il loro consumo consente di prevenire alcune forme tumorali. La coltivazione di questa pianta è possibile in tutto il territorio italiano, tuttavia nelle Regioni del Centro-Sud si hanno raccolti più abbondanti e fioriture più rigogliose. Allo stato naturale il Melograno si sviluppa come arbusto e ha un andamento cespuglioso, tuttavia gli esemplari che crescono in giardino di casa sono alberi di media altezza. Bisogna effettuare un’adeguata potatura per stimolare lo sviluppo di rami, massa vegetale, fiori e frutti. L'albero necessita di una buona esposizione al sole e la quantità di luce determina in parte le dimensioni degli esemplari.

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La coltivazione e il terreno

Alberi melograno Durante i suoi primi tre anni di vita il Melograno necessita soltanto di alcuni interventi di cimatura: si tratta di piccoli tagli che consentono alle impalcature di formarsi. Per fare in modo che la pianta assuma un portamento ad alberello, bisogna eliminare durante la stagione invernale i rami al piede della pianta (polloni) e quelli che crescono sotto l’impalcatura decisa per quanto riguarda la chioma (succhioni). Per favorire la produzione di fiori e frutti si consiglia di concimare il Melograno durante la stagione vegetativa: i prodotti da aggiungere al terreno sono a base di azoto. In questo modo si migliora la composizione del terreno e si riesce ad avere un numero maggiore di frutti. Durante la messa a dimora si favorisce l'acclimatazione aggiungendo 20 grammi ogni due mesi un concime equilibrato oppure un chilo di letame ben maturo ogni 4 mesi. Se si effettua la coltivazione in vaso, si miscela ogni mese all'acqua delle innaffiature un prodotto equilibrato.


Melograno: Le malattie e i parassiti

Pianta melograno frutti I Melograni sono molto resistenti agli attacchi di parassiti e malattie, tuttavia sono molto sensibili ai ristagni idrici. Di conseguenza, se è presente acqua stagnante nel terreno oppure se si innaffia troppo la pianta, si rischia di far marcire le radici e di far deperire l'esemplare. La marcescenza può essere causata anche da un fungo che attacca il legno del tronco; gli altri sintomi di questa malattia sono i cancri rameali, il deperimento dei germogli e i seccumi. Questi funghi penetrano nel legno del Melograno durante il periodo primaverile, spesso attraverso i tagli delle potature, e proliferano successivamente in estate. In questo caso sono presenti macchie sulla corteccia oppure il tronco si caratterizza per una consistenza molle. Se invece il disseccamento è più lento, il problema è legato ai ristagni idrici, quindi bisogna innaffiare di meno la pianta.



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