Pesco nano

L'irrigazione

La versione "nana" di alcune piante da frutto come il pesco o l'albicocco si presta particolarmente bene ad essere coltivata in vaso, a patto di avere un balcone abbastanza spazioso. Così potrete unire all'effetto decorativo della vostra pianta anche la possibilità di gustarne i frutti. Per quel che riguarda le irrigazioni del pesco nano bisogna prestare particolare attenzione durante il periodo estivo: nel corso della stagione calda bisognerà innaffiare con regolarità in modo tale da mantenere sempre umido il terriccio. Evitate una eccessiva umidità che potrebbe rivelarsi dannosa per la pianta: si consiglia di non esagerare con la quantità di acqua, meglio innaffiare due volte al giorno con moderazione che "annegare" il vostro pesco. Controllate spesso il sottovaso: se è pieno di acqua evitate di innaffiare. Durante il periodo invernale le innaffiature vanno sospese completamente, a meno che non si verifichi un lungo periodo di siccità. Solo in questo caso dovrete intervenire per bagnare la pianta.
Pesco nano

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Cure necessarie

Pesco vaso Considerate prima lo spazio a vostra disposizione: le piantine appena acquistate avranno una dimensione di circa 80 cm e da adulte potrebbero arrivare su 150, 200 cm, assicuratevi quindi di avere un balcone abbastanza spazioso. Acquistate piantine giovani che non abbiano superato l'anno di età e trapiantatele in un vaso almeno 50x50, preferibilmente in coccio. È importante garantire un buon drenaggio per la vostra pianta per cui assicuratevi che il vaso possegga un foro di drenaggio sul fondo, copritelo con un pezzo di coccio e create uno strato di base spesso almeno 7 cm di argilla espansa. Per il terriccio scegliete della terra da orto e mescolatela in misura di 70 e 30 con del letame maturo. In alternativa potete utilizzare del terriccio per agrumi. Una volta raggiunte le dimensioni desiderate, per evitare che la vostra pianta continui a crescere, dovrete periodicamente estrarla per tagliare le radici in eccesso. Vi accorgerete della necessità di farlo quando il terriccio sarà stato reso compatto ed impenetrabile dalle radici. Evitate di innaffiare la pianta per qualche giorno per favorire il processo di estrazione, da svolgersi preferibilmente in autunno/fine inverno.

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La concimazione

Frutto pesca La vostra pianta da frutto avrà bisogno di molti nutrienti per crescere sana e forte: i nutrienti sono degli elementi chimici presenti nel terreno che aiutano la pianta nello sviluppo e nella fruttificazione. I principali sono azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). La prima concimazione deve avvenire al momento della messa in posto della pianta nel suo nuovo vaso. Un concime organico, come il letame maturo, o un terriccio per agrumi sarà sufficiente. Successivamente bisognerà concimare ad ogni inizio di primavera utilizzando del concime apposito per piante da frutto oppure del concime organico come il letame o lo stallatico integrato con dei concimi minerali. Non superate mai le dosi indicate sulle confezioni dei fertilizzanti in quanto un eccesso di nutrienti può essere dannoso tanto quanto la loro assenza. Ricordatevi che per produrre dei frutti il vostro pesco dovrà subire un innesto e che dopo tale procedimento dovranno passare circa due anni prima che la pianta inizi a produrre frutti.


Pesco nano: Esposizione, malattie e rimedi

Bolla pianta pesco Per un pieno sviluppo la vostra pianta necessiterà di una buona esposizione ai raggi solari: assicuratevi quindi che sia raggiunta dalla luce solare diretta anche in inverno. La malattia più grave del pesco si chiama bolla del pesco ed è dovuta ad un fungo che attacca le foglie causando le caratteristiche bolle e successivamente facendole seccare e cadere. Per prevenire la formazione del fungo bisogna applicare due trattamenti sulla pianta spoglia, in inverno, avendo cura di applicare il prodotto sulle gemme delle future foglie nelle dosi indicate. Nel caso il pesco non sia stato trattato prima dello spuntare delle foglie e si noti la presenza del fungo si può intervenire con appositi prodotti funghicidi con interventi ogni 10-15 giorni. Un altro fungo è l'oidio che crea dei depositi biancastri su rami e foglie: va trattato con zolfo o con appositi prodotti chimici. I principali parassiti del pesco sono gli afidi ed il ragno rosso, che possono causare gravi danni alle foglie della pianta. È importante intervenire tempestivamente utilizzando prodotti pesticidi. È anche possibile ricorrere all'utilizzo di insetti antagonisti come le coccinelle.


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