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Distingueremo quindi, a seconda dell'esigenza che abbiamo, due tipi di potatura: la potatura detta "di formazione" e la potatura " di produzione". Il primo tipo è per chi possiede un melo ai primi anni di vita e deve ancora dare la forma alla pianta. Consiste in piccoli aggiustamenti da effettuare in simmetria, anche tenendo conto dello spazio che si ha a disposizione. Il secondo tipo di potatura invece, ha lo scopo di massimizzare la produttività. Occorre potare il melo costantemente, per fare in modo che la pianta raggiunga la forma desiderata, la quale vista dall'alto può essere o a forma di stella oppure di forma "appiattita" (solitamente adottata nelle grandi produzioni per ottimizzare gli spazi). Un albero di mele sano ben potato dovrà avere uno spazio significativo tra i rami.
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Prima di procedere è necessario saper distinguere i rami da tagliare. Eccoli in sintesi. I rami di un anno sono di 3 tipi: dardi (non produttivi), brindilli (esili, da eliminare dopo la fruttificazione), rami misti (con gemma apicale vegetativa e gemme miste lungo l'asse). Le lamburde fiorifere hanno origine dai dardi e sono rami di due anni. Dopo la formazione dei frutti, vi si accumula amido formando la borsa. La borsa è il ramo di 3 anni che ha un rigonfiamento sulla punta da cui si genereranno dardi e lamburde. I rami di oltre 4 anni infine sono detti zampe di pollo e sono solitamente da eliminare in quanto generano solo frutti di piccole dimensioni. Sono facilmente riconoscibili per la presenza di una successione di più borse. Questa precisazione era doverosa poichè ogni varietà di melo concentra la sua produzione in modo diverso. Per citare alcune varietà più diffuse: la Golden Delicious ad esempio produce soprattutto su rami misti, la Red Delicious su lamburde fiorifere e la Granny Smith è legata all'innesto (può essere o concentrata su lamburde o su rami misti). Adesso possiamo procurarci il materiale e cominciare!
Ci servirà una scala, una corda, cesoie e un seghetto.Muoviamo la scala intorno all'albero quando necessario, legandola ogni volta ad un ramo robusto.Ci verrà più facile lavorare se sulla scala ci poniamo ad un livello superiore rispetto al ramo che stiamo tagliando. Se il ramo che scegliamo è robusto, lo possiamo tagliare in più sezioni: sarà più facile da gestire. In questo modo tuteliamo la nostra sicurezza ed evitiamo che, quando sta per cadere un ramo molto pesante, esso strappi la corteccia creando così danni all'albero. Il taglio finale su ogni ramo è necessario sia perfettamente a livello di quello da cui lo stacchiamo: in questo modo velocizzeremo la chiusura del taglio e anche la ricrescita della corteccia sarà accelerata. Rimuovere infine quei germogli indesiderati che crescono vicino alla base del tronco (questo lo potremo fare anche nel corso della fase vegetativa, ogni volta che spuntano).
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