La prima differenza tra i concimi granulari e quelli liquidi e in polvere, oltre alla consistenza e al modo di somministrarli, è che quelli granulari sono dei concimi a cessione lenta rispetto agli altri due che hanno un effetto immediato. Per quanto riguarda la consistenza, essi, si presentano in granuli o granelli che vanno sparsi sul terreno oppure interrati. Talvolta hanno anche la forma di una compressa e, ognuna di essa, contiene la quantità giusta di macro e micro elementi di cui ha bisogno quel tipo di terreno e quel tipo di pianta. Sono concimi a cessione lenta perché, nel momento in cui vengono interrati, rilasciano lentamente gli elementi nutritivi che contengono. Questa particolarità non è affatto un svantaggio, anzi, garantiscono alla pianta una nutrizione molto più completa rispetto ai concimi a rilascio immediato. Inoltre durano più a lungo rispetto agli altri e soddisfano le esigenze delle piante per lunghi periodi. Un’altra particolarità dei concimi granulari è quella di contenere una sostanza, l’azoto ureico, che ,generalmente, è un concime organico utilizzato per le concimazioni di fondo. Bisogna fare molta attenzione, un eccesso di questa sostanza potrebbe provocare un accumulo di Sali minerali che rischierebbero di danneggiare il suolo e le nostre piante.
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Come già detto precedentemente, i concimi granulari, vanno somministrati manualmente sul terreno oppure vanno interrati. Non esiste una tecnica o il modo migliore per spargere questo tipo di concime ma l’assorbimento migliore si ha quando lo interriamo e annaffiamo il terreno nel quale lo abbiamo posto. I concimi granulari sono in grado di sostenere le piante durante tutte le fasi del loro sviluppo purché vengano rispettati il dosaggio e la distribuzione. I concimi granulari possono essere somministrati dalle due alla quattro volte all’anno. Per quanto concerne le dosi da somministrare, variano in base al concime utilizzato e alle piante che coltiviamo. Solitamente le dosi sono riportate sullo scatolo della confezione del concime e la quantità da somministrare deve essere leggermente diminuita rispetto a quanto riportato. Generalmente, il concime per prato, viene somministrato due volte all’anno per una dose di 20/30 grammi per ogni metro quadro di terreno. Il periodo in cui va distribuito alla pianta va dal periodo primaverile al periodo autunnale.
In base a cosa scegliere un concime granulare? Già precedentemente abbiamo anticipato la risposta a questa domanda. La scelta tra i concimi va fatta in base alle esigenze del coltivatore/produttore e in base al risultato che vuole ottenere. Spesso al concime granulare viene sostituito il concime organico come lo stallatico maturo. Sostanzialmente la differenza sta nella composto, il primo di origine chimica mentre il secondo di origine naturale. Alcune piante possono essere concimate con entrambi i fertilizzanti, la differenza sta appunto nel risultato che si vuole ottenere. Con lo stallatico per esempio, se somministrato ad una pianta da frutto, i frutti saranno di piccole dimensioni e poco gustosi ma conserveranno il loro sapore naturale. Con i concimi granulari, invece, i frutti saranno di dimensioni più grandi e saranno più saporiti. Questo perché il concime granulare contiene dosi maggiori di potassio rispetto allo stallatico. Inoltre, i concimi granulari, possiedono una composizione molto più bilanciata rispetto a quelli organici e quindi forniscono la giusta nutrizione di cui hanno bisogno le piante. C’è da dire però che non tutti i coltivatori apprezzano l’efficacia di questi concimi perché li ritengono molto simili ai fertilizzanti chimici. I concimi chimici, se utilizzati eccessivamente, possono causare dei danni sia al terreno che utilizziamo che alle piante che coltiviamo.
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