Se l'albicocco è un albero assai resistente da molti punti di vista, è però anche molto delicato da altri. Le attrezzature che si andranno a utilizzare per la potatura devono essere pulite, e là dove si effettua la potatura dei rami, il pezzo di ramo rimasto deve essere coperto con sostanze collose di varia natura, per favorire una buona ripresa della pianta. Infatti si tratta di una tipologia di albero che guarisce molto lentamente dai tagli della potatura che, di conseguenza, non devono mai essere troppo netti e aggressivi, ma nemmeno devono essere imprecisi o insicuri. Va tenuta inoltre presente la tipologia di albicocco sulla quale si va a effettuare la potatura: ogni specie ha le sue esigenze e, per questo, a volte, può essere di grande aiuto e più prudente ricvolgersi a un professionista.
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Quando si procede alla potatura di un albicocco, è fondamentale tenere presente lo scopo per cui lo si coltiva, se per motivi meramente ornamentali o per ricavarne dei frutti. A seconda dell'obiettivo che si intende raggungere, con la potatura si darà una forma piuttosto che un'altra alla chioma. Se la pianta ha scopo ornamentale, in un giardino ad esempio, lo si potrà addossare a un recinto, e adattarne la forma a seconda della collocazione scelta. Se invece l'albicocco deve innanzitutto produrre frutti, allora gli si dovrà dare una forma più tondeggiante, conservando pochi rami robusti a far da struttura portante, e senza dargli conformazioni geometriche particolari. Soprattutto nei primi cinque anni di vita della pianta, darle la giusta forma è fondamentale per la riuscita della coltivazione.
Benché alcuni lavori di potatura sull'albicocco si possano realizzare nelle stagioni fredde, sono le stagioni calde, estate e primavera, a costituire il tempo ideale per la potatura verde delle piante di albicocco: la potatura va effettuata in linea generale proprio nel periodo in cui l'albero si sta accrescendo e sta facendo spuntare e allungare i nuovi rami. Per poter decidere nella maniera più corretta quali sono i rami da tagliare e quelli che invece sono da conservare, bisognerà essere in grado di capire quali sono i rami portanti, che daranno struttura alla chioma, e conservare proprio questi ultimi, potando invece completamente gli altri. Questo nei primi anni di vita della pianta: successivamente sarà sufficiente intervenire sui rami morti o che impediscono l'aerazione dei rami principali.
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