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La Thuya occidentalis è una pianta che si adatta facilmente ai climi freddi, con una predilezione per i terreni argillosi e calcarei. Siccome la Thuya occidentalis teme particolarmente i ristagni idrici sarebbe opportuno mettere a dimora le piante in un terreno che sia ricco di sostanze nutritive, adeguatamente soffice e con una buona profondità in modo che le radici possano svilupparsi correttamente. Sarebbe opportuno mescolare al terreno della sabbia o della pietra pomice per riuscire a facilitare il drenaggio. Per consentire che le piante crescano in maniera corretta si dovrebbe aggiungere del fertilizzante organico oppure del concime granulare a rilascio lento. Una volta messi a dimora i giovani esemplari, sarebbe opportuno provvedere a pacciamare il terreno intorno al tronco per preservarne le radici.
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La posizione migliore per poter mettere a dimora la Thuya occidentalis dovrebbe essere in pieno sole, anche se potrebbe tollerare condizioni di mezz'ombra. Il terriccio dovrebbe essere mantenuto leggermente acido. Le piante potrebbero essere coltivate in piena terra o in vaso. In caso di coltivazione in vaso si potrebbero piantare in qualunque periodo dell'anno, anche se sarebbe preferibile farlo in primavera o in autunno. Per creare una siepe ottimale sarebbe opportuno porre le piante ad una distanza di 1 metro l'una dall'altra, in caso le piante siano più ravvicinate la siepe risulterebbe più fitta, ma si potrebbero instaurare problemi di arieggiamento. L'irrigazione dovrebbe essere frequente nella stagione vegetativa, successivamente si dovrebbe intervenire quando il terreno risulti secco.
Eccessive irrigazioni del terreno potrebbero provocare marciumi radicali con conseguenze gravi per la pianta che potrebbero provocarne la morte. Sulle piantine giovani si potrebbero verificare danni a seguito dell'attacco da parte del fungo Didymascella thujina. Per prevenire queste malattie fungine sarebbe opportuno coltivarle in serre separate, prima di poter essere messe a dimora. In caso di pianta sviluppata si potrebbe verificare il cancro fungino del cipresso che provocherebbe danneggiamenti alle foglie. Le piante potrebbero essere colpite anche dalle cocciniglie o dal ragno delle conifere. La potatura dovrebbe avvenire a marzo, procedendo con l'eliminazione delle parti morte o danneggiate. Per formare la chioma sarebbe opportuno rasarla frequentemente per stimolare la crescita dei rami.
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