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In giardino, gli alberi latifoglie a foglie caduche possono offrire un'ottima ombreggiatura al pari dei sempreverdi, ma per un periodo di tempo più limitato: in autunno la pianta perde le foglie ed entra nel riposo invernale per almeno cinque mesi, con rami spogli per tutto il periodo; le gemme delle infiorescenze e del fogliame hanno un periodo di nascita e sviluppo pari a circa due mesi e la chioma ombrifera raggiunge il suo massimo sviluppo solo alle soglie del periodo estivo. I Prunus, della famiglia delle Rosaceae, nelle numerose varietà presenti in Europa sono alberi latifoglie ombrifere appartenenti proprio a questa categoria: il Prunus avium e il Prunus cerasus sono due varietà di Ciliegio di altezza differente ma entrambe con foglie ovali appuntite verdi e lucenti, seghettate che conferiscono una chioma fitta e ombrosa solo nel mese di giugno, contemporaneamente alla maturazione dei frutti, perdendola in autunno. Latifolia ombrifera per eccellenza, la Quercus ha numerose varietà tra cui la turneri, ibrido delle varietà ilex e robur, piantata per la sua perfetta forma ad ombrello: le foglie persistono sull'albero fino a febbraio.
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In giardino gli alberi latifoglie esotici sono piuttosto frequenti: è il caso della Zelkova serrata, caducifoglia di origine giapponese, ma diffusa nei grandi giardini d'Europa: le foglie di questo albero hanno margini seghettati e la sua chioma risulta molto ombrifera per la sua apertura e per l'altezza della pianta stessa, che raggiunge anche 20 metri. Il Sorbus hupehensis o Sorbo di Hupeh, è invece originario della Cina, anch'esso ben acclimatato nei giardini europei: raggiunge un'altezza di 15 metri sviluppando una chioma ombrifera composta da foglie seghettate verdi o bluastre di piacevolissimo effetto, perchè mista ai frutti bianchi-rosacei persistenti fino ad inverno inoltrato. Anche il Prunus serrula, detto Ciliegio tibetano, originario della Cina occidentale, offre uno spettacolo estetico notevole, innanzitutto per la sua corteccia di colore rosso bruno lucente, oltre che per la chioma ad ombrello, con foglie strette e finemente seghettate. Sempre piu' raro è il Morus nigra o Gelso nero, albero dell'estremo oriente con chioma cespugliforme: ha foglie irregolarmente lobate, cuoriformi, coperte di peluria e frutti dolci e scuri a forma di mora.
In giardino, gli alberi latifolie ombriferi dalla chioma fitta e allargata, vanno scelti in base al rapporto tra la misura della stessa nel suo punto piu' largo e l'altezza del tronco libero dal suolo: infatti, a parità di chioma, la minore distanza dal suolo della stessa restringe il diametro del cono d'ombra proiettato, mentre all'aumentare dell'altezza, l'ombra si diffonde in maniera piu' omogenea, dilatandosi. Se lo scopo è quello di tutelare dai raggi del sole una zona riservata ai bambini, o alla siesta pomeridiana, o al pranzo all'aperto, sarà adatto un albero che non abbia una eccessiva fioritura o frutti attraenti per uccelli e insetti, in modo da limitare punture, intolleranze ai profumi eccessivi e altri inconvenienti: andrà bene una Quercus, del tipo sempreverde o caducifoglia, europea o esotica, varietà non adatta alla nidificazione, con frutti legnosi e chioma ombrifera alta. E' bene evitare che presso uno specchio d'acqua artificiale o una piscina, la chioma di un albero latifolia causi l'invasione di foglie o la caduta di frutti; per ombreggiare meglio scegliere un sempreverde: una Olea europea, ossìa l'antico olivo mediterraneo.
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