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L’albero dei fazzoletti è un esemplare rustico che teme il pieno sole, a questo proposito è conveniente metterlo a dimora in un ambiente semiombreggiato. Teme i freddi della stagione invernale che si protraggono per lunghi periodi, a questo proposito è conveniente collocarlo in un luogo protetto dalle intemperie. I giovani esemplari di Davidia richiedono annaffiature abbondanti e frequenti, in particolar modo durante i primi periodi. Gli esemplari adulti, invece, non hanno bisogno d’irrigazioni perché utilizzano l’acqua delle piogge. Nel caso in cui si verifichi un lungo periodo di siccità è conveniente annaffiare l’esemplare, agevolandolo nel suo normale e fiorente sviluppo vegetativo. La messa a dimora dell’albero dei fazzoletti può avvenire sia in spazi di grandi dimensioni (ad esempio per formare viali alberati) o in un giardino di qualsiasi dimensioni.
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Come affermato in precedenza, l’albero dei fazzoletti non necessita di cure specifiche, tuttavia, è conveniente concimare periodicamente l’esemplare ed eventualmente attuare qualche potatura dell’apparato aereo. Per quanto riguarda la concimazione, essa deve avvenire durante la stagione primaverile utilizzando del comune concime organico e maturo da disporre alla base della pianta. In questo modo si noterà una più rigogliosa crescita del fogliame e delle infiorescenze. Se si osserva che il giovane albero non produce fiori, occorre ricordare che, questi esemplari sviluppano le proprie infiorescenze durante il mese di maggio e solo dopo qualche anno ( circa 8 anni) dalla loro messa a dimora. La potatura deve avvenire solo per eliminare eventuali rami secchi, infestati, o semplicemente per ridurre le dimensioni della chioma.
La moltiplicazione dell’albero dei fazzoletti può avvenire mediante seme, talea o attraverso il prelievo delle propaggini. Per quanto riguarda la semina, essa deve avvenire durante il mese di ottobre, ed è molto importante che il terriccio sia tenuto ben umido senza creare ristagni idrici. La moltiplicazione mediante la talea avviene recidendo il ramo scelto durante la stagione estiva, porlo in un terriccio composto di terra fertile, sabbia, e tenuto al giusto livello di umidità. Nel momento in cui la pianta figlia produce un apparato radicale autonomo, essa può essere messa a dimora in piena terra. Infine, la propagazione può avvenire mediante propaggine; in altre parole si prende il ramo scelto, si pratica un’incisione con il coltello e s’interra. Dopo che esso da vita a un apparato radicale indipendente si può recidere dall’albero madre e interrare in piena terra.
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