
Questo albero imponente e maestoso si moltiplica attraverso la semina; i semi devono essere collocati in appositi contenitori e ricoperti di terriccio, e vanno trapiantati in giardino l'anno successivo, preferibilmente nella stagione autunnale. La pianta non ha necessità di un particolare terreno, essendo resistente e capace di crescere anche in maniera spontanea; il suolo, tuttavia, deve risultare ben drenato, in modo da scongiurare i ristagni d'acqua. È importante effettuare la potatura per rimuovere i rami secchi o malati, ed è indispensabile eliminare tutti i resti, bruciandoli, senza lasciarli mai ai piedi dell'albero: potrebbero, infatti, offrire un riparo agli insetti o ad eventuali funghi. Per prevenire le malattie fungine si suggerisce un trattamento annuale con la poltiglia bordolese.
La betulla è una pianta appartenente alla famiglia degli alberi latifoglie, comunemente chiamati così per distinguerli dalle piante aghifoglie o dalle conifere. Il nome "latifoglie" infatti, sottoline...
Pur essendo originario dell'Asia subtropicale e tropicale, l'albero della Canfora ha una vasta diffusione nelle aree con un clima mite e caldo, se non addirittura tropicale. Noto anche come Cinnamonum...
Il faggio appartiene alla famiglia delle Fagaceae, ovvero a quegli alberi che amano vivere in zone temperate. Non a caso, il faggio ha origini che lo fanno ricondurre all'emisfero settentrionale, dove...
Nel genere olmo sono classificate 40 specie che possiedono alcune caratteristiche simili: infatti si tratta di alberi ad alto fusto, rustici, molto longevi e resistenti, decidui e che vengono adottati... ![]() | Agrumi Pompelmo - Citrus Paradisi Rosa su vaso da 26 albero da frutto max 140 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 57,3€ |
L'ippocastano va concimato per la prima volta al momento della messa a dimora, con un fertilizzante organico che sia in grado di preparare al meglio il terreno e garantire alla pianta le sostanze nutritive necessarie; possono poi trascorrere anche due anni senza ripetere l'operazione. Successivamente, bisogna fertilizzare l'albero annualmente, se possibile in autunno, con un prodotto che bilanci potassio, azoto e fosforo, i tre essenziali macroelementi. Questi sono fondamentali affinché la pianta non si indebolisca e non vada incontro a clorosi fogliare; il potassio migliora il metabolismo, l'azoto supporta la crescita delle parti vegetative ed il fosforo rafforza l'apparato radicale. Per aiutare i processi di sintesi della clorofilla sono necessari altri elementi, come il manganese ed il ferro.
Per quanto riguarda l'esposizione, questo albero predilige gli ambienti soleggiati ma si sviluppa senza problemi anche a mezz'ombra; è resistente alle intemperie, ma sarebbe preferibile evitare venti intensi. La pianta, in condizioni di elevata umidità, può inoltre andare incontro a malattie fungine come l'antracnosi: essa provoca la formazione di macchie rossastre sulle foglie, che in seguito si seccano e cadono precocemente. Come rimedi si suggeriscono trattamenti a base di rame, da effettuare a partire dagli stadi iniziali della malattia. Sono frequenti, in più, gli attacchi di un parassita chiamato Cameraria ohridella, le cui larve scavano gallerie nelle foglie causandone il deterioramento; questo insetto può essere combattuto con insetticidi specifici autorizzati dal Ministero della Sanità.
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