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Prendersi cura di un olmo non è facile, poichè le sue caratteristiche sono particolari. L'olmo è una pianta che presenta una corteccia di colore grigio, con una superficie abbastanza liscia per gli alberi più giovani; gli olmi più vecchi hanno un colore che tende al marrone scuro e la corteccia mostra fenditure notevoli. Gli olmi hanno quindi una struttura molto grande, ma risultano eleganti, infatti vengono usati come ornamenti, sia isolati, che accompagnati da altri alberi, con lo scopo principale di alberare viali in grandi giardini e spazi verdi. La chioma dell'olmo risulta larga ed elegante e può arrivare a raggiungere un'ampiezza di circa 10 metri. Se si decide di acquistare un olmo, si consiglia di tenerlo in un luogo mite, sarebbe ideale e opportuno mantenerlo all'interno di un ambiente con una temperatura compresa tra i 15 e i 20 gradi. Tuttavia resiste molto bene anche ai climi freddi, ed ai venti.
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La concimazione dell'olmo è un altro momento fondamentale. Bisogna concimare in maniera regolare, specialmente durante la stagione dello sviluppo e della crescita, poichè solo così verranno portate le giuste sostanze nutritive direttamente al suolo. E' meglio fertilizzare la pianta durante la stagione intera, quindi dall'inizio della primavera fino all'autunno. Gli elementi principali dei concimi sono tre elementi: azoto, fosforo e potassio, ed ognuno ha scopi diversi. L'azoto sviluppa la crescita delle foglie e degli steli, il fosforo contribuisce ad una sana e buona crescita delle radici e il potassio aiuta l'aumento di frutti e fiori. Durante la stagione primaverile è meglio usare un concime ricco di di azoto, in estate è opportuno utilizzare concimi più equilibrati, e per l'autunno è bene concimare con un fertilizzante adatto per dare più energia alla pianta per affrontare l'inverno.
Le malattie dell'olmo sono diverse. Spesso accade che l'olmo venga attaccato da un fungo pericoloso, che provoca la perdita delle sue foglie e la conseguente morte dei rami della pianta. Il fungo è chiamato "Ophiostoma ulmi" e provoca la "grafiosi" dell'olmo, che colpisce la pianta all'interno, anche se esternamente non è visibile; per la precisione il fungo colpisce i vasi linfatici della pianta, bloccando la trasmissione del floema nella pianta e anche dell'acqua. Questa mancanza si noterà poi sulle foglie, che andranno a deperire ed a ingiallire, fino a seccare e poi morire con tutta la pianta. Il fungo viene attaccato da un coleottero, lo scolitide, che vive all'interno della corteccia dell'olmo, nella quale scava delle gallerie. Per prevenire questa malattia si deve più che altro mirare alla prevenzione, per limitare la diffusione della stessa. La cura delle piante ammalate consiste nell'eliminazione delle parti infette, attraverso l'asportazione delle zone attaccate dal fungo. Le parti malate vanno bruciate, mentre gli arnesi usati per la potatura dovranno essere disinfettati.
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