La coltivazione delle calle deve seguire un iter preciso in quanto non sono esemplari che si adattano a ogni ambiente o pratica colturale. Riguardo alle annaffiature, esse devono avvenire secondo una pratica ben precisa per evitare marciumi del bulbo. La loro frequenza dipende dallo stato vegetativo (dalla presenza o meno delle infiorescenze), dalla zona in cui si trova e dalle condizioni climatiche a cui è sottoposta. In linea di massima, durante la stagione estiva occorre annaffiare almeno 3/4 giorni la settimana; sospenderle durante la stagione invernale e riprenderle in primavera, così da alimentare lo sviluppo delle infiorescenze. Le irrigazioni devono essere lente e praticate o di prima mattina o la sera. Anche dal punto di vista delle concimazioni, le calle sono molto esigenti. Il terreno deve essere fertilizzato sia durante la messa a dimora dei bulbi e sia durante lo sviluppo vegetativo. In quest’ultimo caso, ogni mese bisogna nutrire la pianta con del concime liquido a base di potassio miscelato all’acqua delle annaffiature. La concimazione si sospende nel momento in cui arriva il riposo vegetativo della calla.
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Alla tecnica della coltivazione delle calle appartiene la riproduzione. La riproduzione di questa specie floreale avviene mediante divisione dei rizomi da praticare durante la stagione primaverile o estiva. L’impianto dei bulbi può avvenire in piena terra o in vaso. I rizomi possono essere interrati interi o divisi, ciò che importa è che ogni pezzo sia provvisto di almeno due germogli, meglio noti come occhi. S’interrano a una profondità di circa 8/12 centimetri e distanziati tra loro circa 30 centimetri. Se ogni bulbo viene diviso in più pezzi, le zone recise devono essere trattate con dei fungicidi e lasciate all’aria aperta per asciugare circa 18/24 ore prima di essere interrati. Per poter permettere la germogliazione dei bulbi, occorre mantenere una temperatura costante di circa 15 °C,tenere il seminato al riparo dai raggi solari diretti e fare in modo che non si creino dei ristagni idrici.
Dopo aver compreso quelle che sono alcune tecniche da conoscere per la coltivazione delle calle, occorre focalizzarsi sulla pratica della potatura e su quelle che sono le principali malattie che possono colpire questi ornamentali fiori, portandoli alla morte. Riguardo alla potatura, come per qualsiasi altro fiore o pianta, è conveniente disinfettare la lama delle forbici. Nel momento in cui le infiorescenze iniziano a perdere vigore e a seccarsi, occorre recidere l’intero gambo a qualche centimetro dalla base di tutta la struttura. Una cattiva cura delle calle o l’attuazione di tecniche colturali errate, possono portare all’insorgenza di malattie o aggressioni per opera di parassiti molto dannosi per questi fiori. Trattandosi di una pianta delicata, la calla, se non prese le giuste precauzioni, può andare incontro a marciume radicale o del colletto. Se è messa a dimora in un terreno non drenato, troppo umido e inzuppato dall’acqua delle annaffiature, può essere soggetta ad attacchi di funghi, cocciniglia, ragnetto rosso e afidi.
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