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La propagazione del narciso può avvenire per semi o mediante la divisione dei bulbi. Questa seconda metodologia è preferibile, perché consente di ottenere una pianta con le stesse caratteristiche di quella "madre", ma ha un difetto: i nuovi bulbi radicano velocemente e garantiscono un ottimo sviluppo vegetativo ma, per la fioritura, è necessario attendere almeno un paio d'anni. Per eseguire la moltiplicazione agamica con i bulbilli, è necessario intervenire alla fine del ciclo estivo e, comunque, prima della messa a riposo della pianta. Il substrato di coltura del narciso dev'essere soffice, fertile e garantire un buon drenaggio idrico. I bulbi vanno piantati a una profondità pari, al massimo, a 2 volte la loro grandezza ed è molto importante distanziarli bene: dovrebbero trovarsi a circa 30 cm l'uno dall'altro.
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Il sostegno al narciso per mezzo di fertilizzanti deve avvenire in concomitanza con la fioritura della pianta, con cadenza mensile. La soluzione migliore è rappresentata dei concimi liquidi, da diluire nell'acqua di irrigazione, ricchi di fosforo e potassio, ma a basso contenuto di azoto. Il substrato di coltura della pianta, poi, va mantenuto sempre fertile: per riequilibrare un terriccio troppo argilloso, si può addizionarlo con del compost o dello stallatico equino. La potatura dei narcisi va fatta solo nel caso di eccessivo fogliame che, se non rimosso, potrebbe soffocare la pianta e impedirne la corretta crescita e la fioritura. Le foglie vanno potate solo dopo che si sono seccate, al fine di non traumatizzare i bulbi. Si raccomanda, di rimuovere i fiori appassiti ed eventuali boccioli secchi non schiusi.
Il narciso non è soggetto a molte malattie né a particolari attacchi parassitari. La parte più delicata della pianta è costituita dai bulbi che, in presenza di ristagno idrico, possono marcire. In tali casi, è necessario estirpare prontamente il bulbo guasto per evitare che intacchi quelli della altre piante adiacenti. Ogni 3 o 4 anni, si dovrebbe dissotterrare tutte le piante e ricollocarle a distanze adatte a consentire il loro sviluppo vegetativo. E' necessario prestare attenzione anche alle gelate invernali che possono danneggiare molto gravemente i bulbilli. Se la protezione con pamacciatura non dovesse bastare, si deve procedere alla loro estrazione e, dopo averli lasciati asciugare per un paio di giorni e averne rimosso il terriccio, li si mette a riposo in un letto di segatura fino a primavera.
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