Ranunculus

Riconoscere il genere Ranunculus

Ascritto alla famiglia Ranunculaceae, il genere Ranunculus annovera circa seicento specie di piante originarie del continente asiatico. La morfologia esterna varia molto da specie a specie; quelle diffuse in Europa allo stato selvatico hanno portamento arbustivo, che raramente supera i 60-80 centimetri d’altezza, e presentano fiori piccoli, gialli e composti da cinque petali. Altre specie (soprattutto quelle commercializzate a scopo ornamentale) hanno un portamento cespuglioso, con fiori ampi adorni di varie tinte e petali multipli. In linea di massima però, le foglie sono lobate, verde scuro e spesso ricoperte di una rada peluria, fissate su uno stello rigido a portamento strisciante in alcune specie. Le radici sono tuberose e robuste, in alcune specie si sviluppano in veri e propri bulbi dal quale si dipanano radichette apicali che si fissano in profondità nel terreno. A seconda della specie, la fioritura può avvenire in pieno inverno o in primavera.
Ranunculus bulbosus, una specie spontanea molto comune in Italia

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Le specie coltivate

Ranunculus acris varietà Premettendo che anche le specie spontanee sono facilmente coltivabili (anzi, spesso crescono da sole nei nostri giardini o nei vasi, risultando quindi "invasive"), quelle diffuse in commercio, insieme ad ibridi e varietà, hanno fiori più appariscenti e colorati, rappresentando quindi i veri ranuncoli ornamentali. Coltivato per abbellire laghetti artificiali o fontane, il Ranunculus aquatilis è una specie anfibia che sviluppa modesti fiori bianchi sulla superficie dell’acqua, in modo analogo ad alcune specie di ninfee esotiche. La sottospecie "multiplex" del comune Ranunculus acris è apprezzata per i fiori a petali multipli raccolti in un’infiorescenza sferica di colore giallo. In fine, il Ranunculus asiaticus è sicuramente una delle specie più diffuse in gardening e vivai (probabilmente si tratta di un ibrido proveniente da una specie ancestrale di origine asiatica), con fiori multipli e colorati di giallo, rosso, viola o arancio, molto usata soprattutto nelle composizioni floreali e come fiore da taglio.

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Coltivazioe e cura

Radici tuberose di Ranunculus I ranuncoli si riproducono principalmente tramite i bulbi, reperibili nei vivai sotto la dicitura di "bottoni d’oro", o semplicemente ranuncoli. Si piantano in autunno in una zona esposta al sole diretto, ad una profondità di circa venti centimetri, ed hanno bisogno di un terreno molto drenato mescolato ad argilla espansa. Nelle regioni settentrionali, dove gli inverni arrivano prima e sono più rigidi, è bene proteggerli con un telo in pvc. Le innaffiature saranno frequenti, nel periodo invernale, solo se le piogge non permetteranno al terreno di mantenersi umido; i ranuncoli, infatti, non amano i terreni troppo asciutti, pertanto bisognerà controllare costantemente il substrato. Dalla primavera, invece, bisognerà innaffiare con più frequenza i bulbi (stando attenti ad evitare ristagni d’acqua, l’ideale sarebbe utilizzare un innaffiatore a pioggia) finché non germoglieranno. Si consiglia la concimazione ogni 15-20 giorni con prodotti a base di potassio (dal momento che la maggior parte delle specie non tollerano l’azoto) e si sospenderanno quando le piante avranno prodotto i primi boccioli.


Consigli

Gruppi di Ranunculus asiaticus di varie tinte Prima di piantare il ranuncolo bisogna analizzare bene l’angolo del giardino destinato ad esso. I ranuncoli producono un solo fiore per ogni stelo, quindi per avere una ampio cespuglio in fiore bisogna piantare i bulbi a distanza ravvicinata tra loro, avendo in questo modo una fitta coltivazione in fiore nel periodo estivo. Quando i fiori seccano, è bene reciderli per evitare che producano l’ampolla con i semi, che porterebbero via alla pianta troppe energie, facendola deperire rapidamente. Dopo la fioritura, che si conclude sovente poco prima dell’autunno, le foglie e gli steli seccheranno completamente, lasciando il terreno circostante vuoto; recupereremo i bulbi sottostanti e li metteremo a riposo in un luogo asciutto, fino al prossimo reimpianto. Se si desidera lasciarli li, è bene arricchire la zona con nuovi bulbi, dal momento che molti esemplari non sopravvivranno un anno in più.




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