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Il fiore è del frangipane sicuramente la maggiore attrattiva; tuttavia queste piante, soprattutto quelle di varietà sempre verdi, sono molto belle anche quando non è il periodo di fioritura, basta saperle coltivare. Poiché sono originarie di paesi tropicali, è naturale che prediligano posizioni soleggiate, perché la luce e il calore favoriscono la fioritura; in realtà, se viviamo in zone dalle estati particolarmente afose, è meglio mettere la nostra plumeria sì alla luce, ma non direttamente esposta ai raggi solari. Si tratta di una pianta che teme il freddo, dunque nella stagione invernale dovrebbe essere spostata in un luogo riparato dal vento e dalle intemperie, dove la temperatura non scenda sotto i quindici gradi. Coltivandola in vaso è facile spostarla, anche in un luogo chiuso, tanto in inverno entra in riposo vegetativo. Se la si coltiva a terra, sarebbe opportuno coprirla con del tessuto specifico.
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Da maggio a settembre il frangipane ha bisogno di essere annaffiato di frequente e in maniera abbondante, anche se bisogna sempre aspettare che il substrato sia asciutto prima di procedere con l’irrigazione successiva. Nei periodi siccitosi è bene anche vaporizzare le grandi foglie con dell’acqua distillata. Nella stagione invernale, invece, il frangipane non necessita di grandi quantità di acqua, anzi, è meglio diradare le irrigazioni, una volta al mese andrà bene. Per favorire lo spuntare del primo fiore, il frangipane va concimato da maggio a settembre con un prodotto specifico per piante da fiore, meglio se liquido così sarà possibile mischiarlo all’acqua delle annaffiature, ogni due settimane circa. Quello del frangipane, infine, deve essere un terreno leggero, fresco, ben drenato e ricco di materiale organico.
La propagazione del frangipane avviene per seme: in primavera si possono interrare i semi dell’anno precedente in recipienti ripieni di sabbia e torba in parti uguali. Il substrato va mantenuto sempre umido, ma senza mai ristagni d’acqua. Per i primi tre anni scordiamoci di vedere il fiore del frangipane nato da seme e soprattutto scordiamoci di ottenere poi un fiore identico a quello della pianta madre. Se vogliamo accorciare i tempi, possiamo operare delle talee a inizio primavera: bisogna prelevare una porzione di fusto e poi lasciarlo riposare per una settimana circa in un luogo asciutto e riparato. Dopo sarà possibile interrarlo in un terriccio dove ci sia anche della sabbia per favorire un buon drenaggio. In questo caso la pianta crescerà più velocemente e produrrà fiori forse anche dall’estate successiva. L’unico parassita pericoloso per il frangipane è la cocciniglia, quindi bisogna fare attenzione. Una piccola curiosità: negli arcipelaghi del Pacifico, i fiori di frangipane vengono utilizzati per creare delle belle collane fiorite da regalare agli ospiti.
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