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Una delle cure alle quali bisogna prestare maggiore attenzione nel caso della mimosa pudica è l’esposizione: questa pianta deve stare in posizioni luminose, o al massimo a mezzombra, altrimenti si indebolirà e produrrà pochi fiori. Se c'è poca luce può capitare che le foglioline si richiudano anche di giorno oltre che di notte. Tuttavia, i raggi diretti del sole, se la colpiscono per troppe ore al giorno, potrebbero far seccare le sue foglie, dunque la posizione va scelta molto bene. Il suo clima ottimale è temperato, dunque non tollera bene né il caldo torrido né il freddo gelido. Il gelo può essere sopportato solo se dura poco: in ogni caso, se viene coltivata in zone dall’inverno particolarmente rigido, conviene metterla a dimora in un vaso, così da poterla mettere al riparo quando la temperatura scende troppo.
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La mimosa pudica va sempre annaffiata con regolarità dall’inizio della primavera fino all’inizio dell’autunno. Il terreno deve dunque rimanere costantemente umido, anche se sono da evitare i ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici. In inverno, invece, l’irrigazione deve essere sporadica, mentre bisogna agire con del concime per piante da fiore, da somministrare ogni due settimane insieme all’acqua dell’irrigazione. È bene anche controllare la temperatura dell’acqua, perché l’acqua troppo fredda potrebbe danneggiare le foglie, dunque si consiglia di usarla tiepida. Se la mimosa pudica viene tenuta in casa, allora bisogna vaporizzare le foglie perché la pianta ha bisogno di un ambiente sempre umido. Per quanto riguarda il terreno, meglio usare un terriccio morbido, ricco e drenato, magari aggiungendo nel substrato della ghiaia proprio per favorire lo scolo dell’acqua in eccesso.
Tra le tante cure di cui ha bisogno la mimosa pudica non figura la potatura: non è necessaria, se non una lieve sfoltita per eliminare le foglie o i rami secchi da effettuare dopo la fioritura, in genere a ottobre. Cura molto più importante è il rinvaso, che va effettuato almeno due volte all’anno: questa necessità è causata dal fatto che la pudica tende a espandersi molto e molto rapidamente. Quindi nel momento in cui le radici hanno occupato tutto lo spazio a disposizione, bisogna procedere con il rinvaso usando un recipiente più grande. Per quanto riguarda le malattie, bisogna stare attenti al marciume delle radici e per questo è sufficiente evitare i ristagni idrici; il gelo potrebbe poi far ingiallire e seccare il fogliame, col rischio di far morire l’intera pianta. Tra i parassiti, quelli che colpiscono di più la mimosa pudica sono gli afidi e le cocciniglie, ma si possono eliminare facilmente con insetticidi di qualità. Per combattere il ragnetto rosso, invece, è sufficiente spostare la pianta in luoghi un po’ meno luminosi, visto che questo insetto compare solo nelle zone particolarmente calde e soleggiate.
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