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La fioritura di ogni pianta di palma produce un solo ovario che può in genere portare un solo ovulo, dal quale poi nascerà un’infiorescenza chiamata spadice e formata da tanti fiori raggruppati in una grande pannocchia. Le piante giovani hanno delle brattee che formano la spata, un involucro che protegge il fiore, ma gli esemplari adulti ne sono privi. Ogni tipo di palma ha i frutti di tipo diverso: possono essere bacche, come nel caso della palma da dattero, oppure noci, come la palma da cocco. All’apice del fusto della palma e alla base dei rami c’è un tocco di legno chiamato in molte regioni karnaf o karnef, molto usato per costruire oggetti o mobili in tantissimi paesi, come ad esempio in Marocco. anche in altre zone del mondo la palma viene usata in diversi modi: in alcune isole tropicali, ad esempio, le foglie vengono usate per costruire i tetti di tende e palafitte.
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Quando decidiamo di piantare nel nostro giardino una pianta di palma bisogna cercare la varietà più adatta ai nostri gusti e alle nostre esigenze, anche se ovviamente non tutte si trovano in commercio perché sono davvero tantissime. La più comune nelle nostre zone è la palma della varietà chiamata chamaerops humilis, una specie considerata nana, anche se in realtà può raggiungere i due metri. Spesso cresce spontaneamente in alcune zone tropicali, dove diversi esemplari crescono vicini e formano un grande cespuglio molto decorativo per un giardino. Questa specie è una delle poche rinvenute in Europa sin dall’antichità. Poi tra le più diffuse ci sono la phoenix dactilifera e la cocos nucifera. Come i nomi suggeriscono, la prima è quella che produce i datteri, mentre la seconda quella che produce noci di cocco. La prima è originaria dell’Africa del nord, dove è molto coltivata proprio per la produzione dei gustosi frutti. La seconda è originaria dell’Asia anche se ormai si trova ovunque e produce le noci di cocco, che in realtà, non sono frutti bensì semi della pianta.
Per installare nel proprio giardino una pianta di palma conviene rivolgersi a vivai specializzati, viste le dimensioni imponenti della pianta. In ogni caso, per coltivarla bisogna sapere che l’esemplare va posizionato in un’area riparata e rivolta verso sud, affinché riceva direttamente i raggi del sole per tante ore al giorno, quante più possibile, anche in inverno. L’importante è che si evitino zone esposte a correnti fredde; il terreno deve essere umido in profondità perché le radici hanno bisogno d’acqua sul fondo, mentre sul colletto devono essere asciutte. Per questo motivo conviene aggiungere nel substrato dei materiali come l’argilla che favoriscano il drenaggio. La buca che accoglierà la zolla della palma deve essere molto grande; durante il primo periodo le annaffiature devono essere frequenti e abbondanti, facendo attenzione che però l’acqua non ristagni alla base del fusto, altrimenti si rischia il marciume del collo delle radici. D’inverno se fa molto freddo è meglio coprire il tronco e le foglie con un tessuto specifico.
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