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Il cereo, come già detto al precedente paragrafo, è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle cactacee ed originaria del Sud America. Specie tipica dei climi aridi e desertici segnati da alte temperature e da siccità, il cereo comprende circa 50 diverse specie, con caratteristiche simili tra loro ed alcune differenze morfologiche riscontrabili nell’altezza della pianta e nel colore dei fiori. La pianta si presenta con un fusto verticale cilindrico che può raggiungere anche i dodici metri di altezza, ampie scanalature laterali e margini spinosi. Il colore del fusto è verde simile al blu, mentre i fiori sono bianchi, o rosa in alcune varietà. I frutti sono delle bacche succose che risultano commestibili solo nelle piante che crescono nei climi tropicali. Il cereo fiorisce tra la primavera e l’estate ed i fiori si aprono di notte per seccarsi la mattina successiva.
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Come già accennato, il cereo conta una cinquantina di specie differenti. Quelle più note vengono vedute a scopo ornamentale e tra queste ricordiamo il Cereo Giganteus, il Cereo Peruviano e il Cereo Jamacaru. Il Cereo Giganteus è anche detto “ il cactus del deserto”, presenta delle ramificazioni simili a dei candelabri ed ha una crescita lentissima. Per raggiungere il mezzo metro di altezza può impiegare anche vent’anni. Il Cereo Peruviano presenta un fusto con sei coste spinose e fiori rossi e bianchi. Si tratta della specie più diffusa e maggiormente coltivata. Il Cereo Jamacaru presenta spine simili alla lanugine e dei bellissimi fiori bianchi.
La coltivazione del cereo si presenta piuttosto semplice, viste le poche necessità colturali di questa pianta. L’esposizione ideale è in pieno sole, mentre la temperatura dovrebbe essere medio calda ed intorno ai 25 gradi. Il cereo sopporta anche il freddo, mentre è estremamente suscettibile al gelo ed all’umidità. Se possibile, la temperatura per coltivare correttamente il cereo non dovrebbe scendere mai al di sotto dei dieci gradi. Il terreno adatto alla messa a dimora della pianta ed al suo sviluppo è ben drenato, sciolto e mescolato a torba e sabbia. Il cereo può essere coltivato sia a pieno campo che in vaso. Nelle zone con clima caldo è consigliabile coltivarlo in terra, mentre nelle aree più fredde è ideale la coltivazione in vaso. La pianta va rinvasata ogni due anni, a primavera, scegliendo un contenitore lievemente più grande del precedente. Il cereo non va assolutamente innaffiato in inverno, mentre in estate, le irrigazioni si rendono necessarie solo in caso di siccità prolungata e di terreno asciutto per almeno due giorni. In tal caso la quantità di acqua da somministrare è pari a due bicchieri d’acqua ogni mese. La pianta va anche concimata durante la stagione vegetativa, che coincide con il periodo compreso tra maggio ed agosto. Il concime va somministrato ogni venti giorni e distribuito assieme all’acqua per irrigazione. I fertilizzanti adatti al cereo sono quelli ricchi di fosforo e di potassio, mentre sono da evitare quelli con alto titolo di azoto, che indeboliscono la pianta facendola marcire. Il cereo si riproduce per seme e per talea. I semi vanno messi a dimora a primavera, in un contenitore con miscela di torba e sabbia in parti uguali. Le talee vanno prelevate da una pianta sana e devono avere una lunghezza di circa otto centimetri. Per tagliarle si devono usare attrezzi affilati e ben disinfettati. I rametti, di forma conoidale, vanno ripuliti alla base a fatti asciugare per una settimana. Trascorso questo periodo di tempo, si potranno piantare in un contenitore con sabbia. Il cereo non ha alcun bisogno di essere potato. Se però raggiunge un’altezza eccessiva è consigliabile raccorciarlo. La pianta si presta anche all’esecuzione di innesti, da cui nasceranno varietà di piante grasse ancora più resistenti e dall’elevato effetto ornamentale. Come la maggior parte delle piante, anche il cereo non è immune dalle malattie. Le principali fitopatologie di questa pianta sono causate da insetti parassiti e da funghi. Gli insetti che colpiscono maggiormente il cereo sono gli afidi e le cocciniglie. Quando l’infezione non è molto estesa questi insetti si possono rimuovere manualmente, anche se nel cereo è più difficile intervenire, per via della presenza di spine sul fusto della pianta. Gli insetticidi per parassiti delle piante funzionano nella gran parte delle infezioni. Scarsità di luce ed eccessiva umidità possono provocare lo sviluppo di muffe che causano il marciume delle radici. Le malattie fungine si possono evitare coltivando la pianta con il giusto grado di umidità e di irradiazione solare, oppure distribuendo un fungicida ad ampio spettro durante la stagione primaverile.
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