Coltivazione cactus

Caratteristiche principali delle piante di Cactus

I Cactus appartengono alla famiglia botanica delle Cactaceae, di cui fanno parte 120 generi e ben 3.000 specie. Sono utilizzati come piante ornamentali, possono apparire strani ma affascinanti. Si sono adattati a vivere in ambienti molto caldi ed aridi sviluppando la capacità di trattenere l'acqua. I fusti sono succulenti mentre le foglie sono spesso delle spine, caratteristica comune a molte specie. Possono presentare forme molto diverse. Ce ne sono di colonnari, globosi, piatti e sono tutte piante perenni. Tra i generi più coltivati abbiamo Rebutia, con forme tonde e piccole dimensioni, con fiori coloratissimi e spine argentate. Opuntia è il genere a cui appartiene il Fico d'India. Gli Echinocactus sono globosi e dotati di spine gialle. Gli Echinopsis sono tondi ed hanno delle costolature con le spine disposte in ciuffi, simili a stelle. I Cereus sono a colonna con fiori di forma particolare. I Mammillaria hanno forme sferiche e fiori appariscenti.
Il Cactus Rebutia wessneriana

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Coltivazione Cactus: tipo di terreno

Una pianta di Echinocactus grusonii I Cactus sono molto apprezzati come piante ornamentali da esterno, per abbellire giardini, balconi e terrazzi. A volte devono essere ritirati in appartamento o addirittura in serra perché molte specie non sopportano il freddo. Nelle zone con clima temperato ed inverni miti queste piante possono essere coltivate tranquillamente in piena terra. La coltivazione dei Cactus di solito richiede un terreno leggero, sciolto ed aerato. Le specie di tipo forestale prediligono un suolo ricco di sostanza organica mentre le altre preferiscono terreni di natura minerale, come argilla espansa, lava e pomice. Le specie originarie del Messico crescono bene su terreno di marna (roccia sedimentaria) spezzettata. Nella maggior parte dei Cactus si assiste ad una crescita estiva ed un riposo vegetativo invernale.

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Cactus: coltivazione in vaso

Il Cactus Echinopsis oxygona La pianta richiede un luogo ben aerato e soleggiato ma deve essere protetto dalle scottature. Nella coltivazione dei Cactus in vaso occorre considerare la forma, le misure ed il materiale, in base al tipo di pianta. La dimensione dovrà ovviamente essere proporzionata a quella dell'esemplare. La forma è preferibile che sia quadrata e più larga che alta. Il vaso può essere di terracotta o di plastica. Quest'ultima, non essendo porosa, permette di distanziare le innaffiature, perché determina minore traspirazione. Il miglior colore è il marrone e bisogna escludere il nero perché si riscalda troppo al sole e porta al rischio di bruciature delle radici. Il terreno può essere di tipo sabbioso a base di torba, con una buona capacità drenante, per evitare pericolosi ristagni idrici, causa di attacchi fungini. È consigliabile un terriccio universale con l'aggiunta di argilla espansa.


Coltivazione cactus: Annaffiature e concimazioni per le piante di Cactus

Il Cactus Cereus hilmannianus Le operazioni di innaffiatura devono essere sospese durante la stagione invernale e devono ricominciare in primavera, nel momento in cui il Cactus si prepara alla ripresa vegetativa. Nella stagione estiva gli interventi di annaffiatura saranno più frequenti e saranno invece ridotti in autunno. Il bisogno d'acqua delle varie specie è variabile, comunque, in base a fattori come la zona climatica, la temperatura della stagione, il tipo di substrato. Le piante in vaso risentono anche del materiale di cui è costituito e delle sue dimensioni. Indicativamente in estate ed autunno saranno sufficienti da 2 a 4 irrigazioni al mese e 4-8 in caso di estati torride. Il Cactus ha bisogno di una concimazione annuale a partire dalla ripresa vegetativa, utilizzando un fertilizzante specifico per piante grasse liquido, diluito nell'acqua dell'innaffiatura. sarà povero di azoto e con le seguenti proporzioni: 1 parte di fosforo, 2 parti di potassio e 0,5 parti di azoto.


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