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Il mondo vegetale è uno dei tre regni in cui la natura si divide (gli altri due sono il regno animale ed il regno degli insetti), ma al contrario di quanto si crede essa non è la parte meno evoluta e particolare, anzi: uno studio approfondito delle specie vegetali può rilevare che esse hanno intrapreso milioni di anni fa una strada evolutiva lunga e diversificata, che le ha fatte partire da un’unica cellula di matrice vegetale per portarle attualmente ad un elevatissimo numero di specie che, grazie proprio all’evoluzione naturale, sono riuscite a sopravvivere alle glaciazioni che hanno colpito la terra, ai meteoriti che vi sono caduti, ai periodi di siccità prolungati, all’atmosfera acida, al freddo dei ghiacciai ed al caldo torrido dei deserti come il Sahara, sorprendendoci continuamente. Le piante straordinarie (che è anche il titolo di questo paragrafo) sono sorprendenti proprio per le caratteristiche che sono riuscite a sviluppare di fronte a delle difficoltà dell’esistenza: ci sono le piante che hanno sviluppato capacità di conservare acqua per mesi e mesi, piante che vivono immerse in acqua, piante che si arrampicano per cercare luce e nutrizione, piante che “catturano” insetti perché cresciute dove la terra non poteva offrire nulla … questo e molto altro!
La Crassula è una pianta appartenente alla famiglia delle Succulentae, ovvero a quel raggruppamento di piante la cui principale caratteristica evolutiva è quella di poter “stipare” l’acqua all’interno dei tessuti in modo da sopperire a grandi periodi di siccità con queste riserve interne accumulate nei brevi periodi di pioggia o alimentati dalla raccolta dall’umidità notturna. In breve si tratta delle famose piante “grasse”, nome comune di questa famiglia di piante molto interessanti. Ebbene, la Crassula è quindi una pianta succulenta che però ingloba qualcosa come duecento e passa specie, molto diversificate tra loro per via delle diverse zone geografiche in cui si sono sviluppate nel corso dell’evoluzione. In generale comunque la Crassula dimostra un comportamento arbustivo, ovvero di una pianta che si sviluppa con un corto fusto centrale robusto da cui si diramano rami e rametti già da piccola altezza dal suolo. Globalmente le specie di Crassula, qualunque si consideri, non superano il metro di altezza. Ciò che più differenzia le varie specie è l’estetica: infatti ci sono specie che hanno veri e propri rami, con foglie tozze, di forma circolare tendente all’ovale e dallo spessore rilevante rispetto alle comuni foglie per via delle qualità succulente, mentre altre specie possono presentare una struttura più simile alle piante grasse maggiormente diffuse, quindi senza grande distinzione in rami e rametti ma foglie molto vicine al fusto centrale e con qualche colore sgargiante magari all’apice.
La pianta di Crassula, in varie specie, viene molto utilizzata come pianta d’arredamento, sia per interni che per esterni; in effetti la pianta non avrà certo alcun timore del potente Sole diretto estivo, in quanto ha sviluppato le sue caratteristiche nei deserti del pianeta. Il problema più grande potrebbe essere rappresentato dalle piogge invernali copiose, cariche di quantità d’acqua che una pianta grassa non può reggere: in questo caso, per permettere la sopravvivenza della pianta di crassula, è bene porla su un sottosuolo altamente drenante, fatto con terra fresca e molto grossolana, in modo che si faciliti l’evacuazione ed il non ristagno anche di enormi quantità d’acqua improvvise come può accadere per i temporali. Un’altra cosa da tenere in considerazione sono le temperature basse: la minima temperatura che può reggere la crassula è di cinque gradi centigradi, quindi è bene pensare al proprio clima quando si decide di installare una pianta del genere in giardino. La Crassula vive benissimo in appartamento, luogo dove può essere annaffiata anche una volta al mese se ben tenuta.
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