Lophophora williamsii

Lophophora williamsii origini e caratteristiche

La lophophora williamsii è una pianta cactacea originaria dell’America del nord e dell’America centrale, conosciuta anche come peyote, un termine che significa letteralmente pane degli dei. Esiste solo in tre o quattro specie diverse ed è molto rara: ha una forma particolare perché è tonda e piatta e non supera mai i trenta centimetri di diametro. Ogni pianta è composta da areole rotonde senza spine e da una decina di piccoli fusti laterali ben marcati. Il colore di questa pianta è verde tendente al grigio ed è solita espandersi con lo sviluppo costante di nuovi ceppi alla sua base. In estate dalle areole spuntano dei fiorellini di colore rosa o bianco e poco dopo dei frutti di forma allungata che contengono dei semini. Una curiosità sulla lophophora williamsii è che nei paesi d’origine veniva usata perché pare abbia delle proprietà allucinogene; per lo stesso motivo in molti paesi oggi ne è vietata la vendita.
Un esemplare di <strong>lophophora</strong> williamsii

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Lophophora williamsii coltivazione

Una <em>lophophora</em> williamsii che ha sviluppato diversi ceppi basali La lophophora williamsii è una pianta grassa ma, poiché proviene da zone calde come il Messico, deve essere tenuta in un posto molto luminoso, dove possa essere esposta per diverse ore direttamente ai raggi solari. Tuttavia, nei mesi estivi, quando il caldo potrebbe diventare eccessivo, è meglio spostarla in un luogo a mezzombra. Il freddo non è un problema per questa cactacea, basta che il substrato dove è piantata rimanga asciutto per tutto il periodo invernale. Se possibile, è sempre meglio metterla al riparo in una serra dove la temperatura si mantenga sotto i dieci gradi nel periodo invernale; in alternativa, la si può tenere in casa ma lontana da fonti di calore e da correnti fredde, ma in una posizione comunque luminosa. L'ideale sarebbe vicino a una finestra, che però deve rimanere chiusa se fa molto freddo o se c'è vento.

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Lophophora williamsii cure

Un giovane esemplare di lophophora williamsii coltivato in un vasettoLa lophophora williamsii viene abitualmente coltivata in vaso come la maggior parte delle piante grasse; tuttavia, se si vive in zone dal clima temperato e mite anche in inverno, è possibile tenerla anche in terra per creare un grazioso giardino roccioso. Questa pianta grassa dalla primavera fino all’inizio dell’autunno va annaffiata solo ed esclusivamente quando il substrato è completamente asciutto e al massimo una volta ogni dieci giorni. In inverno le annaffiature devono essere sporadiche e poco abbondanti, o addirittura nulle se si sposta la pianta in serra o in appartamento. Nella fase vegetativa bisogna fornire alla pianta del concime specifico per piante succulente una volta al mese al massimo. Se si decide di piantarla direttamente a terra, la si può contornare da altre piante grasse per creare una composizione, ma bisogna fare attenzione che le piante più alte non le stiano davanti e non le facciano ombra, perchè la lophophora ha bisogno sempre di luce per svilupparsi pienamente.


Lophophora williamsii mantenimento

Diversi esemplari di lophophora williamsii coltivati in vaso La lophophora williamsii ha bisogno di un vaso ampio e molto profondo perché le radici tendono ad espandersi abbastanza. Il terreno va composto con del terriccio specifico per piante succulente mischiato a della sabbia, materiale utile per favorire un buon drenaggio. Il rinvaso potrebbe non essere necessario, in ogni caso non va mai effettuato prima di qualche anno dalla messa a dimora, perché questa pianta grassa ha una crescita estremamente lenta. La propagazione può avvenire in due modi: si possono prelevare i semini dai frutti e interrarli usando sempre terriccio per piante succulente e sabbia, oppure prelevare i ceppi che crescono alla base della pianta vicino a quello principale. Questi ceppi possono essere piantati in un altro vaso, dove radicheranno in breve tempo. Le lophophora williamsii vengono spesso colpite da acari e cocciniglia, per questo motivo vanno controllate spesso per intervenire tempestivamente nel caso di un attacco.




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