Achillea millefolium

Achillea millefolium

La forma biologica della pianta detta achillea millefolium è definita come la emicriptofita scaposa. La pianta ha un rizoma ramificato e piuttosto strisciante oltre a un fusto diritto che porta alla sommità dei suoi corimbi diversi gruppetti di fiori molto profumati di colore bianco o rosato. L'aspetto è dato soprattutto dalle sue foglie tipiche che sono molto frastagliate fino alla profondità. Per tradizione, come Plinio ci ha tramandato, si narra che Achille con questa pianta riuscì a curare le ferite che avevano subito alcuni soldati durante l'assedio di Troia. Da ciò forse deriva il nome della pianta, o meglio del suo genere. Sembra che Chirone, il maestro di Achille, lo informò delle proprietà cicatrizzanti che aveva questa pianta. Successivamente il nome della pianta fu assegnato definitivamente dal naturalista Linneo. Il nome attribuito alla sua specie, ossia millefoglie, deriva quindi dalla forma delle sue foglie frastagliate profondamente.
L’achillea millefolium

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Caratteristiche dell’achillea millefolium

Le caratteristiche della pianta Nell’achillea millefolium la parte che si trova sotto terra, ossia l’ipogeo del suo fusto, presenta i rizomi con un andamento orizzontale. Le loro estremità possono anche germinare eventualmente in una zona aerea con le foglie e i fiori, ma anche con gli stoloni ipogei. La parte della pianta che è fuori della terra, cioè aerea e detta anche epigeo, si presenta striata e pubescente, ossia pelosa. È eretta in maniera tomentosa ed è ramificata con un’altezza che arriva in genere a 50 cm, a volte anche fino a 100 cm. Le foglie dell’achillea millefolium sono da due a tre volte "pennatosette" e hanno dei lobi piuttosto lanceolati anche se molto spaziati tra loro. Sono simmetrici 2 a 2 rispetto a quello che è l'asse principale. Le foglie possono anche raggiungere 20 cm in lunghezza e una larghezza massima di 3 o 5 cm. Le foglie basali sono di tipo picciolato e sono più lunghe di quelle cauline. Inoltre hanno la rachide non alata e abbastanza stretta la cui dimensione massima è di 1,2 mm. La foglia caulina è più piccola e sessile e c'è più spazio tra le foglie cauline rispetto a quelle inferiori.

  • Foglie dell'Achillea millefolium Secondo ciò che viene riportato da Plinio, noto scrittore romano, il nome di questa pianta si deve al famoso eroe Achille. Egli curò le ferite riportate dai suoi compagni soldati durante la guerra di ...

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Fioriutura e habitat

Un fiore dell’achillea millefolium I capolini dei fiori sono larghi circa 8 mm e il loro involucro ovoide è composto di squame ovate aventi un margine membranoso. La lunghezza dell'involucro arriva fino a circa 5 mm. I fiori esterni sono cinque e sono tridentati, ossia con tre lobi. Sono femminili ligulati di colore bianco o rosa e la ligula è di 2 mm. I fiori centrali invece sono tubulosi con 5 petali di colore bianco-giallognolo e sono ermafroditi. La dimensione del tubulo è di 2 mm. La fioritura dell’achillea millefolium avviene in primavera e in autunno e l’impollinazione tramite gli insetti. Il frutto è detto achenio indeiscente e la sua dimensione può andare da 1,7 a 2 mm. L’achillea millefolium è una specie comune principalmente nell'Italia del nord. Essa fiorisce nelle zone campestri che sono incolte e anche ai margini dei sentieri situati fino ai 2200 metri di altitudine. Nelle Alpi e negli Appennini la pianta preferisce il pascolo montano oppure le rupi umide. L’achillea millefolium non soffre affatto né la siccità né il freddo, evita però gli ambienti abbastanza umidi. A volte la pianta si mostra infestante, mentre nasce spontanea in tutte le regioni dell'emisfero boreale.


Achillea millefolium proprietà

Mazzi di achillea millefolium in vendita Dell’achillea millefoglie le parti utilizzate sono le foglie e le sommità fiorite. Grazie alla presenza di alcuni costituenti che sono simili a quelli presenti nella Camomilla, come ad esempio l’apigenina e gli azuleni, si consigliano usi similari. Sebbene la pianta, se assunta oralmente, venga usata come un antispastico e un antinfiammatorio proprio per l'apparato digerente, non esistono studi che ne accertino l’efficacia reale. Le proprietà di tipo antispastico di questa pianta ne fanno un rimedio di tipo naturale che viene impiegato per il trattamento dei dolori mestruali, ossia per la dismenorrea, per le emorroidi e per le ragadi anali. Inoltre l'Achillea ha delle proprietà toniche che risultano utili per le affezioni venose quali le varici, le flebiti e le emorroidi. La pianta ha anche proprietà sia cosmetiche che dermofunzionali, ossia antinfiammatorie, rassodanti e antiseborroiche. Perciò l’estratto è impiegato nei prodotti che curano le affezioni infiammatorie della cute e delle mucose, oltre che per i disturbi circolatori. Viene usata contro i foruncoli, l'acne, le piaghe, le ragadi del seno, le pelli screpolate e delicate.




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