Lonicera caprifolium

Lonicera caprifolium: caratteristiche

Il genere Lonicera comprende oltre 200 tra specie rampicanti e arbustive, tra quelle sempreverdi e quelle a foglia caduca. Le specie più stimate nei nostri giardini, sono senza dubbio le rampicanti ed in particolare il Caprifoglio, usato per ricoprire pergole, muri o pali della luce. Il nome scientifico è Lonicera Caprifolium ed è diffusa in Asia, America settentrionale ed Europa centro-meridionale, soprattutto in Italia, dove è piuttosto comune ai margini dei boschi, sui muri o lungo i tralicci. Si tratta di una specie che può raggiungere fino ai 4 metri di altezza e che sa arrampicarsi da sola, anche senza legarla a sostegni tipo grate o palizzate. Ha foglie opposte che possono essere oblunghe o ovali a seconda della varietà, senza stipole. I fiori del caprifoglio variano dal bianco al giallo crema, con sfumature rosa e il loro profumo è qualcosa di straordinario! Le infiorescenze sono composte solitamente da 5 o 6 fiori e diventeranno bacche di colore arancione-rosso (attenzione: sono leggermente tossiche e non vanno consumate). Ora dunque che ci siamo informati su questa splendida rampicante, mettiamoci all'opera.
Lonicera Caprifolium

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Lonicera caprifolium: annaffiature e posizione ideale

I fiori della Lonicera Caprifolium Le annaffiature devono essere normali in quanto la pianta teme sia la siccità sia i ristagni di acqua. Per mantenere l'umidità è bene pacciamare le radici. Il caprifoglio non teme troppo il freddo e dunque non richiede espressamente delle protezioni per l'inverno. La pacciamatura poi, oltre al controllo dell'umidità, proteggerà un po' le radici dal gelo. La posizione ideale è quella a mezzombra: ricordiamo che allo stato spontaneo si trova ai margini dei boschi, quindi è meno adatta all'esposizione diretta e a posizioni troppo buie. Se vogliamo farla moltiplicare, sono possibili diversi metodi. Se usiamo i semi, li distribuiremo a settembre-ottobre sul terreno o in un vaso. Inoltre è possibile la moltiplicazione per talea o per propaggine multipla, usando un ramo basso. Non ci soffermeremo sulle proprietà benefiche della pianta, sebbene esistano diversi rivenditori di estratti naturali ricavati dal Caprifoglio e se ne parli molto anche sul web. Secondo una recente direttiva del Ministero della Salute (datata luglio 2009), non è consentito l'uso di questa pianta negli integratori alimentari, di conseguenza ne sconsigliamo l'uso.

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Lonicera caprifolium: impianto e concimazione

Una Lonicera Caprifolium allo stato spontaneo, Friuli Venezia Giulia, Italia Si può trapiantare da fine estate e fine inverno, evitando però i periodi di gelate e giorni di cattivo tempo. Nella buca di trapianto, insieme ad un po' di terriccio distribuiamo del concime fosfatico. A proposito di terreno, la Lonicera Caprifolium gradisce quelli fertili, profondi, ricchi di humus. Anche se non devono presentare ristagni d'acqua, occorre però che conservino un po' d'umidità in estate. E' proprio per questo che sconsigliamo posizioni troppo soleggiate e secche e, sebbene possiamo notare una più abbondante fioritura nei luoghi a pieno sole, la pianta risentirà se è troppo esposta ai raggi solari (specie nelle zone a clima mediterraneo). In primavera fino ad inizio estate, distribuiamo del concime polivalente per aiutare la crescita. Sarà utile pacciamare con corteccia, sia per conservare l'umidità in estate, sia per proteggere parzialmente dal freddo invernale, sebbene il caprifoglio abbia in genere una buona resistenza al freddo.


Lonicera caprifolium: come potarla

Bacche di caprifoglio Per la Lonicera Caprifolium non si richiede necessariamente qualche intervento particolare di potatura, la quale non andrebbe fatta tutti gli anni (si consiglia ogni 3/4 anni). L'unica cosa che occorre tenere presente è che alcune varietà portano fiori sulla vegetazione dell'anno e altri su quella dell'anno precedente. Nel primo caso dunque, poteremo i rami laterali di un anno in modo da andare a stimolare la crescita di nuova vegetazione. Nel secondo caso invece, occorre rimandare la potatura a dopo la fioritura, cioè in autunno, sopprimendo quei rami che hanno fiorito e lasciando stare quelli dell'anno. Detto questo, considerata la sua velocità di vegetazione, se abbiamo poco spazio, possiamo tranquillamente contenerlo e ridurne le dimensioni: si riprenderà bene ed in fretta. Ogni tanto consigliamo di rinnovare completamente la pianta tagliandola a circa 20/30 cm da terra a fine inverno: in due anni tornerà alta almeno due metri!




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