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Per poter ammirare i bellissimi fiori formati da tanti petali e il bel fogliame seghettato, bisogna coltivare al meglio le nostre rose rampicanti rifiorenti. Ne esistono tanti tipi diversi, che si contraddistinguono per lo più per il colore dei fiori, che può essere bianco, rosa o rosso con varie sfumature intermedie. Il clima ideale per queste rose deve essere mite, anche se comunque questo genere tollera sia le alte che le basse temperature più o meno bene, a seconda delle varietà. Le rose dai colori chiari, come quelle bianche o gialle, prediligono posizioni ombreggiate, mentre quelle dai colori più accesi, come quelle rosse, stanno bene anche in zone molto luminose o soleggiate. Prima di piantare un esemplare di rosa rampicante rifiorente bisogna preparare bene il terreno: deve essere calcareo, ricco di sostanza organica e ben drenato, meglio se è anche un po’ acido. Se si decide di coltivarle in vaso, allora bisogna scegliere un recipiente abbastanza capiente e riempirlo con del terriccio mischiato a della torba e a dell’argilla.
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La messa a dimora delle rose rampicanti rifiorenti va effettuata nel periodo che va da ottobre ad aprile. Innanzitutto bisogna preparare il terreno, arricchendolo con del concime ricco di humus o meglio ancora con del letame. Poi bisogna scavare una buca profonda almeno cinquanta centimetri, sul fondo della quale va sparso del concime di tipo organico. A quel punto si può porre la zolla contenente le radici della nostra rosa: bisogna poi ricoprire il tutto con il terreno debitamente preparato e poi annaffiare abbondantemente, finché non vediamo che l’acqua viene del tutto assorbita dal substrato. Infine conviene aggiungere alla base della pianta del letame o dello stallatico. Dopo la messa a dimora, la rosa va annaffiata due volte a settimana senza mai esagerare, altrimenti si rischiano funghi e marciumi radicali. Le ore migliore per annaffiarla sono le prime ore del mattino, quando ancora non fa molto caldo.
Dopo la messa a dimora delle rose rampicanti rifiorenti, l’unica cura che dobbiamo darle è la regolare annaffiatura. Per la concimazione bisogna aspettare la comparsa dei primi boccioli: non appena vediamo spuntare i fiori, dobbiamo somministrare alla pianta un concime specifico, che sia ricco di potassio e fosforo. Un’altra operazione fondamentale è la potatura: per la rambler basterà eliminare eventuali parti danneggiate o secche, oppure i fiori appassiti. Per le climber, invece, bisogna intervenire in maniera più pesante: poiché questo tipo di rose tende a espandersi molto, periodicamente dovremo accorciare i rami più esterni per far sì che la nostra pianta mantenga sempre una forma armoniosa e poi bisogna eliminare le parti danneggiate come di consueto. Per eseguire la potatura usare sempre i guanti per non pungersi con le spine, e strumenti ben puliti per evitare di infettare la pianta. La ruggine, i marciumi e poi gli afidi e la cocciniglia sono i principali nemici di questo genere di rose: per prevenire problemi basta controllare periodicamente la pianta e intervenire subito con prodotti specifici quando è necessario.
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