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Se decidiamo di coltivare la camomilla in aiuola oltre a scegliere un terreno ben esposto al sole, ma riparato dal vento, dobbiamo fare poco altro. La semina si effettua annualmente a spaglio coprendo con del terriccio, i semi si ottengono dalle piantine dell'anno precedente, facendo essiccare i capolini. La camomilla romana invece viene riprodotta per talea di cespi; occorre scegliere delle parti della base delle piante, meglio se con radici, per poi metterle in vasetti. Le talee possono essere poi ripiantate da ottobre a primavera, facendo molta attenzione a quelle trapiantate per prime, perché più delicate, ma in seguito hanno bisogno di poche accortezze, attecchiranno facilmente dato il clima più mite, e avranno bisogno di essere ripulite solo dalle erbe infestanti. Per avere una riuscita migliore è bene ricordare che la camomilla vuole annaffiature regolari tramite l'irrigazione per infiltrazione e teme i ristagni. Se si coltiva in vaso bisogna fare attenzione ai ristagni nel sottovaso.
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Tra le cure che si offrono alle piante, una delle più importanti è la concimatura. I tempi e la qualità a volte sono basilari per una riuscita ottimale della coltivazione. La camomilla si dimostra pianta di poche necessità anche in questo campo, poiché per ottenere dei buoni risultati basta la concimazione effettuata in fase di trapianto per quella di tipo romano o nella coltivazione biennale, che si effettua quando le piante vengono messe a dimora dopo un periodo trascorso in vaso. Se coltivate la camomilla in vaso, sceglietene un tipo grande e rettangolare, distanziando le piante, altrimenti seminatela a dimora, lasciando tra le file una distanza di 40 cm circa. Bisognerà poi attendere un paio di settimane prima che cominci a germinare. Il raccolto della camomilla è scalare, per far ciò la metodica migliore è seminarla in tempi diversi per poterne beneficiare più a lungo possibile. E' bene inoltre non vangare il terreno in profondità, ma smuovere solo il suo strato superficiale.
Una pianta così semplice da coltivare offre una serie di proprietà davvero sorprendenti, se si pensa che nasce spesso spontaneamente e possiede notevoli qualità lenitive. I suoi benefici derivano dall'azulene, la sostanza che dona alla camomilla anche il suo particolare profumo, ma sono presenti anche altre sostanze quali l'acido salicilico, l'acido oleico e quello stearico. Le sue capacità calmanti sui dolori nevralgici sono date dalle sostanze normalmente presenti nell'olio essenziale, alfa-bisabololo, e altri composti dell'azulene, quali il guaiazulene e il camazulene. Alcune accortezze da tenere nei confronti della pianta per avere la migliore resa possibile, sono quelle di evitare nella maniera più assoluta i ristagni e una temperatura eccessivamente alta, è bene che la camomilla non sia esposta ai raggi diretti del sole se si superano i 45 gradi.
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