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Il mirtillo nero è il frutto più conosciuto. In Europa cresce spontaneamente sottoforma di arbusti. La si può trovare rigogliosa sugli Appennini e sulle Alpi, fino ad un'altezza massima di 2000 metri. L'altezza della pianta varia da un minimo di 20 cm fino ad un massimo di 40 cm. I fusti sono angolosi e molto ramosi. La fioritura avviene in maggio, mentre per la crescita dei fiori è necessario attendere la stagione estiva, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Le bacche del mirtillo nero possono essere solitarie oppure accoppiate. La grandezza è simile a quella degli acini d'uva. Ogni bacca presenta una polpa ed è ricoperta da pruina. La pruina è una sostanza particolarmente cerosa prodotta dagli acini stessi, che si caratterizza per il colore biancastro e li protegge dagli agenti esterni. Il frutto del mirto nero viene utilizzato per gelatine oppure per marmellate.
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Nonostante il mirtillo cresca spontaneamente come arbusto, può essere anche coltivato in vaso e sistemato sul balcone di casa. La pianta non necessita di particolari cure, ma è importante scegliere il terreno adatto: deve essere ricco di ghiaia e assolutamente privo di argilla. Esso, infatti, non deve essere troppo acquoso, ma allo stesso tempo è necessario consentire un buon drenaggio. Prima di inserire la pianta nei vasi, è necessario procedere con la semina e far crescere le piantine. Basterà inserire i semi in delle vaschette riempite di compost e chiuse con della pellicola. La temperatura e l'umidità presente all'interno della vachetta sarà costante e i semi potranno crescere. Una volta cresciuta la piantina, si può procedere ad invasare. Per mantenere intatta l'umidità del terreno, è consigliabile sistemare alla base del vaso un pacciamante, ovvero un telo plastico in polietilene.
La pianta di mirto è particolarmente diffusa e apprezzata nell'isola di Sardegna. Con i suoi frutti, attraverso un processo di macerazione alcolica, si ottiene il classico liquore di mirto, chiamato anche soltanto mirto, o mirto rosso. Il liquore è molto diffuso, ed è utilizzato come digestivo dopo i pasti, oltre che come liquore. La pianta stessa del mirto, invece, è utilizzata come elemento decorativo. Considerata l'enorme diffusione, il Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei dell'Università di Sassari ha selezionato oltre 40 varietà di frutti di mirtillo. Dagli anni novanta, si sta implementando un sistema di coltivazione in impianti specializzati. Ancora oggi sono in corso ricerche al fine di individuare il sistema migliore di coltivazione e di raccolta. Lo scopo è quello di attivare un sistema di produzione industriale.
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