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La pimpinella preferisce i climi temperati freddi, caratterizzati da inverni rigidi in quanto è in grado di resistere a temperature di parecchi gradi al di sotto dello zero. Le esposizioni migliori sono gli ambienti completamente soleggiati, però cresce bene anche in aree parzialmente ombreggiate.
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La salvastrella si moltiplica per seme e per divisione di cespi. La semina può essere effettuata direttamente in piena terra a fine inverno-inizio primavera oppure in semenzaio in autunno o in primavera. Nel secondo caso i semi si mettono in contenitori con un substrato leggero e fertile che deve essere inumidito, in seguito vanno mantenuti al buio per favorire la germinazione, mentre all’emergenza delle piantine, si aumenta la luminosità; nella primavera o nell’autunno successivi le piantine sono pronte ad essere trapiantate. La divisione dei cespi consiste nel prelevare delle piccole porzioni di rizoma, provviste di almeno una gemma, mettendole a dimora in piena terra in autunno o in primavera.
La pimpinella si coltiva negli orti e nei giardini famigliari ed in pieno campo per la produzione di foraggio, quest’ultimo caso è frequente in Germania. Le distanze d’impianto tra le file sono di 30 cm e sulla fila di 15-20 cm, con una densità di 16-22 piante/mq. Il controllo delle infestanti negli orti famigliari si esegue mediante delle scerbature manuali, mentre in pieno campo vengono fatte delle sarchiature tra le file. La concimazione generalmente si esegue soltanto durante la preparazione del letto di semina somministrando del letame maturo. Negli orti famigliari si procede all’eliminazione dei capolini alla loro comparsa in modo da ottenere una maggior produzione di foglie. Durante l’estate in assenza di precipitazioni si ricorre all’irrigazione, lasciando asciugare il terreno tra un intervento e l’altro. La salvastrella è una pianta poco soggetta agli attacchi dei parassiti, i più pericolosi sono i marciumi radicali, che si instaurano in condizioni di ristagni idrici.
I germogli vengono raccolti di solito durante la primavera; essendo una pianta sempreverde ed utilizzata prevalentemente allo stato fresco si raccoglie anche in altri periodi dell’anno. Il rizoma viene prelevato ad autunno a partire dal secondo anno di coltivazione, in seguito si ripulisce e viene posta ad essiccare in ambiente riparato dalla luce, asciutto e con una buona circolazione d’aria.
Nel caso di una coltivazione in pieno campo per la produzione di foraggio viene raccolta la pianta intera eseguendo degli sfalci poco al di sopra del colletto. La salvastrella possiede proprietà antiinfiammatorie, digestive, toniche, aperitive ed emostatiche.
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