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La coltivazione dei fagiolini rampicanti non richiede particolari attrezzature e si adatta bene ad ogni spazio. I fusti del fagiolo rampicante possono raggiungere e superare i 3-4 metri di lunghezza e sono privi di organi il che permette loro di aderire ai sostegni e riescono ad arrampicarsi perché si attorcigliano ai sostegni stessi. La coltivazione del fagiolo rampicante si adatta bene al clima italiano, anche se la pianta predilige zone con un clima mite e non cresce, invece, in zone soggette a piogge prolungate perché resiste male alle basse temperature (la pianta cresce rigogliosa in zone con una temperatura variabile tra i 21 e i 25°C); la coltura dura dai 110 ai 150 giorni ed in pianura, ad esempio in quella padana, avviene in primavera, alla fine del mese di Aprile. La semina prosegue nei mesi estivi, sino alla metà di giugno per i rampicanti e di luglio per la varietà nana.
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Il terreno più adatto alla coltivazione dei fagiolini è quello con una buona concentrazione organica, non si sviluppa bene in terreni umidi ed è necessario evitare ristagni d’acqua e temperature rigide (non inferiori ai 15°C) che porterebbero la pianta alla morte. I terreni in cui si forma una crosta superficiale, devono essere bene concimati e lavorati con la vanga. I semi devono essere piantati ad una distanza tra le file di circa 70-120 cm, mentre sulla fila la distanza tra le piante è di circa 5 cm; il fagiolino viene inserito nel terreno a circa 2-3 cm e per evitare le temperature più rigide, come avviene per le melanzane, vengono ricoperti da un tessuto di plastica. Altri piantano il fagiolino in un terreno che nella parte superficiale presenta sabbia o realizzano una pacciamatura con la paglia che permette al terreno di rimanere fresco e limita la dispersione di umidità. Una volta che i frutti dei fagiolini sono germinati, bisogna eseguire un diradamento. I pali vengono inseriti nel terreno e presentano un’altezza variabile tra 1,50 e 200 cm.
Il fagiolino può essere coltivato sia in campo aperto sia in serra, di solito quest’ultima coltivazione avviene solo per anticipare la sua produzione, da aprile alla seconda metà di marzo. Un altro modo di coltivare le piantine è con pane di terra, ovvero utilizzando dei contenitori. Per questo tipo di coltivazione è necessario utilizzare dei contenitori, solitamente di dimensioni standard (50X30 cm) riempiti di terriccio da semina. Questi contenitori hanno tra i 40 e i 50 alveoli; possono essere usati anche i vasetti da yogurt o le cassette di legno da frutta con contenitori in plastica all’interno. Non appena il fagiolino sarà germinato, la piantina verrà trapiantata. Il periodo della fioritura non richiede molta irrigazione. Una alternativa ai sostegni sono i rami o le reti, facilmente reperibili in qualsiasi negozio di settore. Solitamente i fagiolini vengono coltivati insieme a lattughe e ravanelli dato il loro limitato sviluppo vegetativo, meno adatte sono le associazioni con lo zucchino e la melanzane.
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