Bonsai giapponese

Kuromatsu: il pino nero giapponese

Questo albero è un vero è proprio "masterpiece" anche chiamato tsuru-no-mai, o gru danzante, nome originato dal suo elegante stile. E' dotato di un tronco spesso e di una corteccia sulla tonalità marrone scuro. Il kuromatsu cresce ovunque, incluso in luoghi pubblici tipici del Sol Levante, come piccoli templi, giardini, costiere. Potrete ammirare questo pino un po' ovunque. La pianta richiama lo stile "Bunjingi", particolarmente adorato durante l'era Meiji, caratterizzato da un basso numero di ramificazioni. Il modo in cui il bonsai viene fatto crescere dà un senso di leggerezza e luminosità, enfatizza una naturale crescita il cui movimento è notevole. Le foglie sono trattate con moderazione, attraverso il "metsumi" (taglio del germoglio) e "hasukashi" (assottigliamento della pianta). Il fascino del kuromatsu è rafforzato dal "mikimoyo" (l'eterogeneità dei colori del tronco) ed una curvatura spontanea "ichinoeda" (il primo ramo alla base dell'albero). Per ammirare come può essere un Kuromatsu perfetto si consiglia di dare uno sguardo all'esemplare presente nel Palazzo Imperiale.
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Chokkan: lo stile base di un Bonsai

chokkan bonsai pianta L'albero Chokkan tende verso il cielo come una cattedrale gotica, in una diretta linea verso l'alto. I suoi rami crescono parallelamente al terreno, sempre più corti mano a mano che cresce in altezza. Cercate di immaginare un cipresso, o un cedro, ed ecco che potete avere le idee chiare su come possa essere la forma di un Chokkan. La bellezza divina di questo bonsai, che sta appunto nel volersi innalzare verso il "paradiso" in ogni sua angolatura, è mozzafiato. Le persone che si approcciano ad ammirare questa pianta non possono che provare un sentimento di calore, qualcosa di molto simile ad un vero e proprio senso di pace. Il bonsai Chokkan potrebbe sembrare facile da curare perché ha una forma davvero semplice, ma la simmetria di tipo bilaterale nel suo arrangiamento triangolare rischia di crollare se anche uno solo dei rami muore. Si dice che la tradizione dei bonsai nasca e muoia con la forma del Chokkan, che è considerato sia la base di quest'arte che il più difficile da realizzare e completare con successo.

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Moyohgi: un'aggrovigliata aura di romanticismo

Mohoyogi pianta bonsai In contrasto con il bonsai Chokkan, il Moyohgi esprime la bellezza delle curve nel tronco e nei rami. Come alberi vecchi che dimorano su colline e campi, il Mohoyogi evoca la dignità, la grazia ed una rifinitura dei tronchi e dei rami che sono stati piegati e intrecciati per lunghi, lenti, anni. La potente stabilità della pianta è instillata dalle radici del tronco, con i rami che fioriscono al di fuori delle curvature. L'aspetto generale dell'albero è bilanciato dalla lunghezza e l'angolatura dei rami. In altre parole, la stabilità del nucleo è ottenuta bilanciando la composizione delle complesse porzioni curve, ed è questo che dà al Mohoyogi la sua bellezza. Gli alberi con la curvatura più evidente vengono chiamati Bankan (fusto a spirale). Come evidenziato dalla frequente apparizione dei dipinti che venivano utilizzati come sfondi nel teatro giapponese Noh, caratterizzato da performance drammatiche, il bonsai Mohoyogi è praticamente il più famoso e popolare. Questo albero è quello che potremmo considerare il più legato alla tradizione popolare.


Bonsai giapponese: Kengai: una pianta dalla crescita esponenziale

kengai bonsai crescitaGli alberi del bonsai del Kengai e dell'Hank-Kengai crescono così tanto che il tronco ed i rami finiscono a "scendere" sotto le radici stesse. In pratica scivolano dal vaso, tendono a terra, creando un affascinante effetto liquido. La curvatura nel tronco è ad angolo, intensa, ed è la caratteristica principale di questa specie. Si dice che il Kengai sia una delle forme di bonsai più antiche, ed è particolarmente nota la classe Shohin (una versione molto piccola, pochi centimetri in altezza). Gli alberi con i rami che si estendono al di sotto del vaso sono conosciuti come Kengai, mentre quelli che non lo raggiungono sono noti come Han-gengai. Quando l'albero del Shohaku (conifera sempreverde) raggiunge la forma Kengai, l'immagine provoca una vera e propria "volontà" di potenza della pianta di voler vivere al di sotto delle proprie radici. Questo bonsai a cascata si trova in particolar modo sui dirupi e monti, facilitato appunto dalla gravità tendente a far crescere la pianta verso il basso!



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