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Può sembrare banale, ma come per la cura di tutte le piante, anche i bonsai hanno necessità specifiche riguardo illuminazione e temperatura. Queste necessità variano da specie a specie, quindi prima di scegliere il bonsai da acquistare è bene valutare attentamente la stanza in cui lo posizioneremo, in modo da sapere in anticipo quanta luce avrà a disposizione l'alberello e se avrà bisogno di essere innaffiato molto spesso. Se vogliamo posizionarlo in una stanza fredda, sarà bene selezionare una specie arborea da esterno in quanto queste specie sono capaci di sopportare meglio di quelle da interno le temperature basse. Se invece è possibile tenere la pianta in una stanza calda, la cura del bonsai sarà certamente più semplice e le possibilità di scelta più ampie. Per quanto riguarda la luce, è bene che il bonsai sia posizionato vicino ad una finestra, in modo che possa ricevere ogni giorno diverse ore di luce naturale.
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La potatura è una parte essenziale della cura del bonsai. Bisogna fare molta attenzione, ma è più semplice di quanto non si creda. Esistono due tipologie di potatura per un bonsai. La prima è quella di impostazione; è la potatura che si effettua per dare la forma desiderata al bonsai nelle fasi preliminari della sua creazione. Successivamente si procede con la potatura di mantenimento, necessaria per preservare la forma del bonsai quando questo è già avviato. La frequenza con cui deve essere effettuata la potatura di mantenimento varia in funzione della specie; quelle che crescono più in fretta dovranno essere curate più spesso. Per potare il bonsai è sufficiente tagliare, con forbici specifiche o normali tronchesi, i germogli e i rami che escono nella parte esterna della pianta e che non rientrano nella forma desiderata del bonsai. Questa procedura favorirà anche la crescita di nuovi germogli nella parte interna, andando ad infoltire la pianta.
Provvedere a travasare il bonsai è essenziale, in quanto lasciarlo in un vaso troppo piccolo non farà altro che portare al rapido esaurimento delle sostanze nutritive, con conseguente morte della pianta. La frequenza con cui un bonsai deve essere travasato varia in base alla specie e all'età dell'alberello. Le specie a crescita più rapida devono essere travasate anche una volta l'anno, mentre quelle a crescita più lenta possono aspettare anche 2 o 3 anni. Le piante più vecchie, che quindi crescono meno velocemente di quelle più giovani, possono essere travasate anche ogni 5 o 6 anni. Una volta preparato il nuovo vaso con strati di ghiaia che consentano all'acqua di essere drenata in modo che non ristagni, si può procedere con lo spostamento. Il bonsai deve essere rimosso dal vecchio vaso delicatamente, in modo da non danneggiare le radici, che se necessario possono essere potate. Infine, una volta posto nel nuovo vaso, annaffiare abbondantemente per compattare il terreno ed evitare bolle d'aria.
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