Ficus

Annaffiatura ficus

Il ficus è la pianta verde più diffusa negli ambienti interni perché è semplice da coltivare e decorativa. Se trova l'ambiente ideale si sviluppa molto, creando zone verdi belle e rigogliose. Queste piante sono originarie dell'Asia e dell'Africa e le specie coltivate sono circa ottocento; in natura sono alberi che raggiungono grandi altezze, ma all'interno delle abitazioni o degli uffici non si sviluppano mai eccessivamente. Per vegetare bene vanno annaffiate di più durante la primavera, cercando soprattutto di nebulizzare le foglie almeno una volta alla settimana. L'acqua dovrà essere priva di calcare ed è importante evitare il ristagno nel sottovaso. Per permettere alle radici di respirare, il primo strato di terra dentro il vaso dovrà essere costituito da cocci o argilla espansa, di modo che l'acqua defluisca nel sottovaso e venga prontamente eliminata. Alcune specie richiedono maggiore umidità, quindi è bene lasciare un sottile strato di acqua nel sottovaso che evaporando raggiunga le radici, ma in questo caso bisogna limitare le irrigazioni sul terriccio. Durante il periodo invernale il ficus va annaffiato ogni due settimane e nebulizzato sulle foglie una volta al mese.
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Coltivare i ficus

Ficus elastica Tutte le specie di ficus fanno parte della famiglia Moraceae che richiede le medesime cure. La pianta deve essere invasata solamente in primavera e quando le radici cominciano a stare strette nel contenitore, cosa che si nota facilmente perché escono dal buco del vaso. Il terreno ideale è soffice e acido, ben drenato e con una buona percentuale di torba; il fondo deve essere formato da uno strato di argilla espansa o sassi, perché la pianta teme molto il ristagno d'acqua che procurerà immediatamente il marciume delle radici. Nei ficus elastica non bisogna mai tagliare le radici aeree le quali devono avere un sostegno sufficiente che va costantemente mantenuto umido. I vasi migliori sono di terracotta, ma si possono usare anche contenitori di plastica, purché si abbia l'accortezza di non far ristagnare l'acqua. Alle specie rampicanti non bisogna mai far mancare i tutori giusti, che si acquistano nei negozi di fiori e piante e devono essere mantenuti umidi; le radici aeree si nutrono solo in questo modo, pertanto bisogna limitare l'acqua nel vaso. Spruzzando con acqua e un po' di concime nei periodi giusti i supporti, le radici aeree e le foglie, la pianta vegeterà benissimo.

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Concimare ficus

Ficus in casa Con la giusta esposizione solare, le irrigazioni adeguate e il terriccio appropriato, un po' di concime permetterà a tutti i ficus di prosperare ancora meglio. Non bisogna esagerare, è una pianta piuttosto rustica che in natura è un albero di parecchi metri, quindi si sviluppa facilmente anche da sola. Il concime va dato una volta ogni due settimane in primavera e una volta al mese in autunno e in inverno, sospendendo del tutto quando fa molto freddo. Il concime deve contenere una quantità maggiore di azoto ed anche i microelementi, in particolare ferro, magnesio e manganese. I concimi già pronti in commercio per le piante verdi vanno benissimo, basta accertarsi nella lista dei componenti che l'azoto sia in quantità maggiore rispetto al fosforo e al potassio. È importante rinvasare la pianta quando le radici stanno strette, mettendola in un substrato ricco di fertilizzante. Il rinvaso va fatto mediamente ogni due o tre anni, ma dipende dallo sviluppo delle radici; nelle specie elastiche bisogna allungare il supporto cercando di non tagliare mai le radici aeree, piuttosto è buona norma mettere sulla cima un piccolo contenitore con dell'acqua in maniera che abbiano sempre nutrimento.


Ficus: Esposizione e malattie

Piccolo ficus ornamentale I ficus non gradiscono il sole diretto, amano la luce ma non sopportano i raggi del sole, che fanno bruciare e seccare le foglie. Le macchie sulle foglie possono essere dovute anche a un eccesso di acqua o a una carenza di potassio nel terriccio; in questo caso sono chiazze marroncine irregolari che invadono tutte le foglie. La cocciniglia si manifesta con macchie scure sulla pagina inferiore delle foglie e può essere bruna o farinosa. Quella farinosa si riconosce bene dalle caratteristiche formazioni biancastre, mentre quella bruna si vede meglio con una lente di ingrandimento. Se l'infestazione è limitata, si possono togliere le cocciniglie disinfettando con un po' d'alcol, viceversa quando le piante sono grandi e molto danneggiate è preferibile un buon insetticida. Foglie accartocciate e piene di picchiettature marroni possono voler significare la presenza di ragni, riconoscibili anche da sottili ragnatele. Anche in questo caso si può agire meccanicamente pulendo accuratamente le foglie con un panno imbevuto di acqua e sapone, da risciacquare molto bene dopo. Un eccesso di acqua farà marcire le radici e se la pianta non si sviluppa vuol dire che l'acqua è troppo poca.


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