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Dato l’enorme e forte desiderio diffuso di avere delle piante anche in casa (soprattutto per coloro che non possono permettersi un giardino e non possono riempire il balcone di vegetali), il mercato e la scienza si sono uniti per “selezionare” quelle specie che presentano le caratteristiche più adatte ad una vita in appartamento. La cosa che più differenzia la vita all’aria aperta da quella in appartamento è la qualità dell’aria; del resto, è lo stesso motivo per cui anche i medici ci consigliano di fare delle lunghe passeggiate in natura ogni tanto, in modo da respirare aria sana. L’aria “interna” ha una temperatura pressoché costante (ed è una cosa buona), ma ha anche un alto tasso di umidità dovuto ai nostri respiri, alle attività di cucina ed all’ambiente in generale più chiuso. Non solo, la cosa che più disturba le piante è la poca circolazione d’aria, il poco ricambio d’aria fresca. Ecco quindi che è stato creato un gruppo, non dal punto di vista scientifico ma puramente commerciale, chiamato “piante da appartamento”: sono piante che per motivi a volte di fortuna ed a volte genetici, riescono a sopravvivere bene in appartamento e pertanto sono molto utilizzate, in quanto riescono ad essere longeve ed a svilupparsi spesso anche con i fiori.
Una delle piante da appartamento più famose e diffuse è la Bromelia; questa pianta è così amata, per la forma quasi artificiale e per quei colori talmente vivi da sembrare finti (ma è tutta vera!), che facendo un giro sul web è facilissimo trovare più di un sito, blog e forum interamente dedicati ad essa, frequentati da persone entusiaste di avere questa pianta in casa e di venire positivamente influenzati dalla sua colorazione sempre viva e sgargiante. La Bromelia è una pianta di origine tropicale, e precisamente delle zone dell’America Centrale e dell’America Meridionale; in questi habitat vige un clima sempre molto caldo ed umido, quindi il tutto non sarà molto differente da quanto la pianta potrebbe trovare nei nostri appartamenti: ecco perché ci vive così bene! La Bromelia è una pianta che, nei nostri climi, può vivere solo ed esclusivamente in appartamento, in quanto riuscirebbe pur a resistere alla stagione estiva ma non potrebbe mai farcela contro le temperature invernali, pur se miti come sulla costa sud della Sicilia. In effetti il tasso d’umidità per la Bromelia non è così importante (anche se bisogna controllarlo), lo sono maggiormente l’esposizione al sole e, appunto, la temperatura ambiente.
In modo specifico la Bromelia non sopporta una temperatura che scende al di sotto dei quindici gradi centigradi; a ben vedere, è una temperatura molto alta per i nostri inverni, quindi è ovvio che nella stagione invernale la pianta di Bromelia non può nemmeno sostare nei pressi di finestre e ante di balconi. Non solo, se in casa abbiamo un clima secco (ad esempio, quando accendiamo i riscaldamenti), sarà buona norma vaporizzare con un getto d’acqua demineralizzata e tiepida la chioma della pianta, ricreando almeno nel suo intorno un micro-clima abbastanza umido. Dicevamo dell’importanza dell’esposizione solare: la Bromelia non ammette (quasi) assolutamente di essere esposta ai raggi diretti del Sole. Questo si può comprendere facilmente ripensando alla sua origine: essa è una pianta di altezza massima pari a trenta centimetri, cresciuta in una delle più grandi foreste tropicali del mondo, ovvero sovrastata da piante dalla chioma folta ed alta anche più di venti metri: il Sole, nella sua evoluzione, non l’ha mai visto, pertanto non ha mezzi per contrastare la sua presenza sulle sue foglie. Nel periodo estivo, quando la temperatura atmosferica lo permette, possiamo portare all’esterno la Bromelia, ma al massimo possiamo esporla a mezz’ombra, ovvero sempre coperta ai raggi solari tranne piccoli “spicchi” al mattino e/o al tramonto, in modo da non bruciarla e garantirle la sopravvivenza anche per più stagioni.
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