Rabarbaro cinese - Rheum palmatum

Generalità

Il rabarbaro cinese appartiene alla famiglia delle Poligonacee, al genere Rheum ed alla specie palmatum o officinale. È una pianta erbacea perenne, alta fino a 2 m e larga anche 1 m, con un portamento eretto, fusti rigidi, cavi, di colore rosso e contengono molto succo. L’apparato radicale è costituito da un grosso e robusto rizoma, dal quale si dipartono le radici secondarie ed i fusti. Le foglie si dispongono alla base della pianta in modo da formare una rosetta, sono caduche, alterne, di grosse dimensioni, provviste di lunghi piccioli carnosi, di una forma quasi tondeggiante, di un colore verde brillante e presentano dei bordi incisi e lobati. I fiori sono ermafroditi, molto numerosi, di color bianco tendente al verde oppure rosso scuro e riuniti in infiorescenze a pannocchia localizzate all’apice degli steli; la fioritura si verifica ad inizio estate nei mesi di giugno e luglio. Il frutto è un achenio contenente un solo seme. Le parti di pianta utilizzate sono il rizoma, caratterizzato da un sapore amaro, ed i lunghi piccioli carnosi.
Foto del Rabarbaro

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Clima e terreno

Il rabarbaro cinese preferisce i climi temperati freddi, però si adatta anche a quelli temperati; è in grado di sopportare temperature di diversi gradi al di sotto dello zero. Le esposizioni migliori sono gli ambienti completamente soleggiati, però si sviluppa bene anche in aree parzialmente ombreggiate. Il rabarbaro cinese predilige i terreni sciolti, profondi, fertili, abbastanza umidi e freschi, ben drenati, ricchi di sostanza organica e con valori di pH compresi tra 6 e 8, mentre rifugge i suoli compatti in quanto risultano soggetti ai ristagni idrici. Questa specie è originaria del Tibet, ove vegeta allo stato spontaneo ad un’altitudine superiore ai 3000 m, attualmente si coltiva soprattutto in Cina.

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Propagazione ed impianto

Il rabarbaro cinese si moltiplica per seme e per divisione di cespi. La semina può avvenire direttamente in campo ad inizio primavera, però i tempi della germinazione sono piuttosto lunghi, ed in semenzaio in autunno. Nel secondo caso i semi si mettono in contenitori con un substrato leggero e fertile che deve essere inumidito, in seguito vanno mantenuti al buio per favorire la germinazione, mentre all’emergenza delle piantine, si aumenta la luminosità; verso l’inizio della primavera le piantine sono pronte ad essere trapiantate. La divisione dei cespi, la tecnica più praticata, consiste nel prelevare delle piccole porzioni di rizoma, provviste di almeno una gemma, mettendole a dimora direttamente in piena terra, oppure in vivaio in modo da ottenere piantine pronte ad essere trapiantate. Il letto di semina necessita di lavorazioni profonde e di essere ben affinato per garantire un buon sviluppo del rizoma. In ambienti caratterizzati da inverni miti l’epoca d’impianto è l’autunno, mentre in quelli più freddi la messa a dimora si effettua a marzo. Le distanze d’impianto tra le file sono di 2 m e sulla fila di 0,8-1 m, con un investimento variabile tra 5000 e 6250 piante ad ettaro.


Tecniche di coltivazione

Il rabarbaro cinese viene coltivato in pieno campo, in orti e giardini famigliari a scopo alimentare e medicinale, mentre nell’ultimo caso anche a scopo ornamentale. Il controllo delle erbe infestanti si esegue effettuando delle scerbature manuali nel caso di orti o giardini famigliari, mentre nel caso di coltivazioni in pieno campo si ricorre a delle sarchiature tra le file. La concimazione si esegue durante la preparazione del letto di semina apportando del letame maturo, mentre l’azoto si somministra alla ripresa vegetativa. Questa pianta è sensibile alla siccità, per cui durante l’estate è necessario ricorrere all’irrigazione, lasciando asciugare il terreno tra un intervento e l’altro. Il rabarbaro cinese è una pianta poco soggetta ad attacchi di parassiti, i più pericolosi sono i marciumi radicali, che si instaurano in condizioni di ristagni idrici.


Raccolta

In estate vanno eliminate le infiorescenze a pannocchia per fare in modo che le sostanze nutritive siano indirizzate prevalentemente al rizoma. La raccolta comincia a partire da fine primavera-inizio estate del secondo anno di coltivazione per quanto riguarda i piccioli, che vengono separati dalle foglie; è importante lasciare sulla pianta almeno il 30 % della superficie fogliare in modo da garantire l’attività fotosintetica. I rizomi si raccolgono in autunno non prima del quarto anno di coltivazione, in seguito vanno ripuliti dal terreno, affettati a piccoli pezzi e posti ad essiccare.


Rabarbaro cinese - Rheum palmatum: Proprietà ed utilizzo

Il rabarbaro cinese possiede proprietà coleretiche, lassative, digestive, aperitive, stomachiche, colagoghi e astringenti sulla pelle e sulle mucose. L’impiego di preparati di questa pianta è sconsigliato a chi soffre di emorroidi, cistite catarrale, calcoli renali, per le donne in gravidanza ed in fase di allattamento. In cucina il rabarbaro cinese viene impiegato per insaporire vini e liquori e per produrre caramelle digestive; i piccioli raccolti a maggio-giugno si utilizzano per la preparazione di marmellate e confetture.



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