Il castagno è una pianta che vive in zone in cui sia presente un clima in inverno mite e con temperature estive superiori ai 25 gradi. Il castagno non richiede particolari terreni, infatti riesce a svilupparsi su suoli poveri, ma neutri o leggermente acidi e privi di argilla. Predilige terreni che non siano né troppo intrisi d'acqua né troppo secchi. In inverno il castagno potrebbe sopportare temperature che scendono anche 20 gradi sotto zero, ma per un brevissimo tempo, altrimenti potrebbe subire gravissimi danni. La fioritura avviene verso la fine della primavera o all'inizio dell'estate, mentre i frutti sono maturi all'inizio dell'autunno. In estate la pianta necessita di annaffiature quando il terreno è secco, mentre in inverno ha la necessità di una concimatura con fertilizzanti organici.
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Il castagno è una pianta particolarmente resistente anche se purtroppo può subire attacchi da parassiti e malattie. Un parassita particolarmente infestante e che crea gravissimi danni alle piante è il Cinipede galligeno del castagno. Questo insetto è una specie di vespa originaria dell'oriente che ha subito una rapida diffusione nei boschi dove siano presenti castagni, a causa della mancanza i antagonisti naturali nelle zone che ha infestato al di fuori della regione di provenienza. Questa vespa deposita le uova nelle gemme della pianta, provocando la formazione di galle che possono essere individuate facilmente perché si formano rigonfiamenti con una colorazione vere-rossastra. I danni che sono provocati dall'inoculazione delle uova sono ingenti e portano come conseguenza una diminuzione dello sviluppo vegetativo e nella produzione di frutti.
Il Cinipede galligeno è un insetto molto infestante, tanto che è in grado di attaccare intere foreste, per questo infatti la lotta con mezzi chimici risulta fortemente ostacolata dalla estensione delle zone interessate. Un ulteriore problema per contrastare questo insetto è la lunghezza del suo ciclo vitale, dal momento che trascorre la maggior parte della propria vita all'interno delle gemme in forma di larva. Il metodo più efficace quindi per contrastare questo insetto è quello biologico, introducendo nelle zone infestate un insetto antagonista come il Torymus sinensis, anche se questo genere di intervento richiede molto tempo per poter essere sviluppato.Un ulteriore problema che sta coinvolgendo le piante di castagno è l'attacco di un fungo, lo Gnomoniopsis Pascoe che è in grado di provocare marciumi all'interno del frutto.
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