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La semina a dimora dei peperoni viene fatta solo nelle regioni più calde, perché germinano lentamente e richiedono temperature piuttosto alte, altrimenti si procede con la semina o in cassone o ancora meglio in serra calda o per chi non ne possiede una in vasetti singoli posti su un davanzale rivolto verso sud. La germinazione richiede anche 12 settimane e la temperatura si deve mantenere sui 21°C per tutto il tempo, poi va abbassata a 18°C. Di solito si semina rado su un letto di composta umida che poi viene coperto con vetro (da girare quotidianamente per evitare che la condensa goccioli sul letto di semina) o fogli di giornale, oppure sotto tunnel di polietilene. Appena possono essere maneggiati i semenzali vengono ripicchettati in vasetti singoli (diametro 7-8 cm) e nutriti con fertilizzante liquido. Segue l’acclimatazione in cassone freddo, e un mese dopo avviene il,trapianto a dimora (tra metà maggio e metà giugno a seconda del clima e dell’andamento della stagione) con distanze di 45-50 cm sulla fila e di 60-70 cm tra le file. Se necessario si utilizzano campane di protezione per i primi giorni dopo il trapianto.
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Il terreno ideale per i peperoni è fertile, sciolto, ben drenato e permeabile, in una posizione molto soleggiata in clima temperato caldo (in mancanza di calore naturale o si coltiva in serra o si utilizzano opportune protezioni). Va preparato in autunno con una profonda vangatura e incorporando 3-4 kg per metro quadrato di compost o letame ben maturi. Subito prima della semina si fertilizza ulteriormente con 30-70 gr per metro quadro di fertilizzante equilibrato. In serra è possibile coltivare in sacchi di torba (tre piante ogni sacco), vasi (diametro almeno 22-23 cm) o nel terreno delle bordure, con 45 cm di distanza tra le piante. Il bio coltivatore prepara il suolo in autunno sempre con compost e letame maturo o farina di corna-ossa-sangue, poi copre l’aiuola con pacciamatura lasciata in sito per tutto l’inverno e se necessario prima della semina spargerà ceneri di legna e farina di roccia.
Oltre alla concimazione effettuata durante la preparazione del terreno e prima della semina si procede con fertilizzazione liquida durante la fase di ingrossamento dei frutti. Anche il coltivatore biologico utilizza fertilizzazioni estive liquide a base di macerati di piante.
Tra le operazioni colturali da effettuare ci sono la cimatura degli apici vegetativi quando le piantine hanno raggiunto 15-20 cm di altezza (per favorire la ramificazione della pianta) e la legatura ai tutori (canne di solito) per proteggere i fusti fragili soprattutto in caso di zone molto ventose. Appena le piante arrivano a 30-40 cm di altezza vanno rincalzate. Tra le avversità dei peperoni ricordiamo la dorifora, gli afidi e il ragnetto roso, la muffa grgia (soprattutto quando la pianta ha sofferto la sete mentre si sviluppavano i frutti), la peronospora delle solanacee e vari attacchi fungini. I prodotti in commercio per contrastare o prevenire questi parassiti e malattie sono diversi, ma il bio coltivatore preferirà utilizzare varietà resistenti, semente sana, norme colturali rispettose della pianta e irrorare preventivamente con infuso di equiseto. Non sono note consociazioni favorevoli con i peperoni, quindi in questo senso sentitevi liberi di sperimentare.
I peperoni richiedono umidità per crescere dolci, i peperoncini per essere piccanti (ma esagerando con le innaffiature rischiano di diventare amari) quindi mai risparmiare sull’acqua in caso di siccità.
Il contenuto in vitamina C è il più alto tra tutti gli ortaggi, molto più elevato nei peperoncini che nei peperoni dolci, e in questi è più alto in quelli rossi che in quelli verdi. I peperoni contengono inoltre carotene, vitamina B e E, fosforo, calcio ferro e rame, zinco e magnesio. Proteggono l’apparato cardiovascolare, sono antitumorali soprattutto per il cervello, ipocalorici, e gustosissimi sia crudi che cotti o sottaceto.
I peperoni sono verdure che come abbiamo visto, hanno importanti proprietà benefiche per il nostro corpo. Per questo motivo è bene cercare di introdurli nella nostra dieta in modo tale da rendere varia la nostra alimentazione e avvalerci delle vitamine e delle sostanze nutritive che sono in grado di apportarci. Il peperone ha inoltre un sapore particolare che può non piacere a tutti ma che se cucinato nella maniera giusta, può essere apprezzato parecchio! Si passa dai peperoni ripieni alle torte sfoglie e alle frittate, alla preparazione di condimenti per la pasta e risotti alle salse da consumare cosi, magari inzuppando un boccone di pane o qualche crostino. Ottime sono anche le polpette o i contorni di melanzane adatti ad accompagnare carne e pesce. Insomma, le ricette sono infinite, basta un pizzico di fantasia per dare ai tuoi piatti originalità e sapore!
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