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Qualche decennio fa, le piscine erano o quelle interrate e costruite da cima a fondo, oppure erano quelle gonfiabili quasi da bambini. C’era tra loro un’enorme differenza in prezzo e situazioni, e per chi si trovava nel mezzo era dura compiere una scelta soddisfacente, risparmiando ed accontentandosi oppure svenandosi. Questo è ciò che succedeva tempo fa, mentre oggi la situazione è cambiata: pur se le macro categorie di piscine sono rimaste invariate (ovvero, interrate e fuori terra), l’industrializzazione, le tecnologie, il progresso produttivo, quello stilistico e soprattutto il cambiamento dei costumi e del concetto di marketing e produzione di massa hanno causato la nascita di tantissimi modelli, adattabili alle più varie possibilità e situazioni presentabili. Su tutte ricordiamo le piscine modulari, le vasche, le prefabbricate, le gonfiabili, quelle con struttura esterna, ed altre tante possibilità con svariate caratteristiche.
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Qui parliamo in particolare della piscina interrata, ovvero di quel modello di piscina che vede la sua struttura nascosta nel terreno; in questo caso è sempre necessario predisporre un’opera di scavo (più o meno grande a seconda delle dimensioni della piscina, ovviamente), e poi le situazioni si differenziano a seconda del modello prescelto. Ci sono le piscine in muratura, che poi è la classica piscina col vecchio concetto di scavare e piastrellare il fosso a forma di piscina: permettono un’infinità di personalizzazioni, adeguandosi alle esigenze più disparate, ma richiedono anche un costo più elevato ed anche una certa resistenza e conformazione del terreno per reggere il peso e le sollecitazioni del tutto. Poi ci sono le piscine modulari, ovvero delle “vasche” prerealizzate in serie che devono essere semplicemente calate nello scavo, fatto per accogliere la forma della piscina: offrono una certa capacità di scelta in forma e dimensioni (sono sempre più le aziende che si dedicano a questo ramo) ed anche un certo risparmio economico, ma risultano comunque definitive e certo non alla portata di tutti, oltre che un certo senso di standardizzazione. Questi sono i fondamentali tipi di piscina, ma riportiamo anche le piscine interrate con struttura a vista: sono quelle che presentano uno scavo più grande della piscina, e sono molto spesso in materiale gommoso e/o plastico, per essere più economiche e smontabili, con lo spazio laterale utile per le riparazioni.
Ovviamente, il materiale di costruzione di una piscina dipende in primis dal modello che andiamo a scegliere, in secundis invece dal livello di qualità che desideriamo. Partiamo dalle piscine interrate e costruite: il materiale di costruzione è solitamente il mattone oppure il cemento, con l’aggiunta di componenti e specifiche isolanti; ma ciò che più discrimina tra le varie piscine è il materiale di rivestimento. E qui si può spaziare dalle piastrelle, ai mosaici, passando per il marmo (vero lusso) o per la gomma (magari se avete dei bambini). Per le piscine precostruite, ovvero le modulari, il discorso del materiale è meno vasto in quanto esso deve avere fondamentalmente anche proprietà di resistenza: quindi spesso o si tratta di vetroresina o di materiali plastici comunque. Ci sono poi anche la gomma e la plastica industriale morbida a costituire la forma della piscina, soprattutto in presenza di una struttura esterna semi fissa.
Le piscine interrate sono certamente le piscine più costose, ma ciò ovviamente corrisponde a delle qualità superiori: una durata maggiore, una possibilità di scelta e di soddisfazioni di gusti ed esigenze personali maggiori, una certa maggior sicurezza, una resa estetica largamente superiore rispetto per esempio alle piscine gonfiabili anche di qualità. Come abbiamo già detto, però, il difetto è il prezzo; per fortuna esistono i vari modelli che abbiamo elencato, e volendone fare una classificazione, vediamo che le piscine costruite sono in assoluto le più costose, poi vengono le modulari, ed in ultima posizione pensiamo di vedere la piscina con struttura esterna, con maggiori margini di spesa.
Affidatevi alle enormi potenzialità della rete internet, oggi tantissime aziende posseggono siti e svolgono pubblicità online anche per il tema piscine.
Il progetto di piscine interrate in giardino presuppone innanzitutto che calcoliate molto bene gli spazi di costruzione.
Dove può essere ricavato uno spazio? Lo spazio può essere ricavato in un terreno, in un terrazzo o in un luogo coperto.Le dimensioni non sono standard, esistono ovviamente delle dimensioni consigliate, ma non ce ne sono di imposte.Se la piscina privata è fuori al giardino della vostra abitazione allora la misura minima dovrebbe essere 4x8 m e massima di 7.5x15 m. Poi bisogna considerare la zona perimetrale della vasca per il camminamento e per il solarium.Per quella vi basteranno 15m.
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