Esistono tante diverse varietà di tiglio, ma le principali sono: la varietà cordata, tipica dell’Europa; la varietà platyphyllos; la varietà americana, tipica del nord America con foglie a forma di cuore; e la varietà tormentosa, che produce dei fiori velenosi per alcuni insetti come le api. L’albero di tiglio deve essere coltivato al sole o al massimo a mezzombra. È una specie molto resistente, dunque tollera sia il freddo che il vento; predilige un terreno umido ma ben drenato e anche molto ricco dal punto di vista organico. In generale, il tiglio è comunque un albero che si adatta facilmente alle diverse condizioni atmosferiche e del terreno, infatti è anche molto usato come arredo urbano. La propagazione avviene per seme, che va interrato in un terriccio formato da sabbia e torba e tenuto poi in un luogo umido; dopo circa otto mesi inizierà a germinare, ma la crescita di questo albero è molto lenta. I fiori di tiglio contengono una brattea che permette di mantenere i semi molto a lungo prima di essere rilasciati.
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La pianta di tiglio viene usata in molti modi: il suo legno, chiaro e resistente, viene lavorato per fare mobili e oggetti; i fiori attirano molte api che usano il polline per produrre un miele molto pregiato e dal gusto molto particolare. Bisogna sempre tenere presente questo fatto quando si decide di piantarlo: quando si ha un giardino molto grande, magari conviene metterlo in una zona lontana dalle finestre o dalle porte, così non si correrà il rischio di ritrovarsi le api dentro casa. I fiori di tiglio sono commestibili, possono essere mangiati così al naturale oppure mischiati ad altri ingredienti per fare dolci, liquori o sciroppi. Ma questi fiori vengono impiegati soprattutto nei prodotti erboristici, perché hanno proprietà diaforetiche, ossia fanno sudare ed eliminare così le tossine dal nostro corpo. Grazie ai flavonoidi presenti, gli estratti di fiore tiglio sono anche espettoranti e sedativi, dunque vengono raccolti per produrre pomate, medicine per la tosse, per il raffreddore e per l’influenza. Infine vengono anche seccati per produrre tè e tisane.
La fioritura del tiglio avviene a primavera inoltrata: per poter utilizzare i fiori nei cibi o per produrre tè e tisane fatte in casa, non bisogna attendere che il fiore si apra completamente. I fiori vanno dunque raccolti a giugno, quando sono ancora teneri e adatti da mangiare freschi. Per le tisane, invece, bisogna seguire questo procedimento: i fiori raccolti devono essere essiccati e per farlo vanno disposti su un panno e messi a riposare in un luogo asciutto, arioso ma assolutamente non umido. Quando i fiori saranno secchi si potranno conservare in normali recipienti di vetro o di plastica e si manterranno buoni per diversi mesi. Gli infusi vanno preparati mettendo i fiori secchi in un colino e immergendo quest’ultimo nell’acqua bollente. La tisana di tiglio è simile alla camomilla per certi versi, perché aiuta a riposare bene se viene bevuta la sera. In alternativa, con questo infuso si possono fare degli impacchi caldi per curare gli occhi gonfi e per distendere la pelle del viso.
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