Margherite

Quando innaffiare le margherite

Le margherite necessitano di esser innaffiate in maniera regolare. Un suolo troppo bagnato o troppo secco non giova alle piante. Bisogna lasciare che il terreno si asciughi leggermente tra un'annaffiatura e l'altra, il che permette la circolazione dell'aria intorno alle radici. Le margherite preferiscono l’acqua durante le prime ore del mattino. Innaffiarle nel corso della giornata potrebbe incoraggiare la presenza di muffa, marciume e altri problemi legati a condizioni di umidità prolungata. Per determinare se è il momento giusto per bagnare la pianta, basta sondare il terreno con una spatola. Un sistema di tubi sarebbe l’ideale per fornire acqua direttamente alle radici, senza coinvolgere le foglie. Un’irrigazione profonda sviluppa radici forti e robuste. La quantità d’acqua da fornire alle margherite dipende anche dal tipo di terreno. Se si tratta di un composto a base di argilla, non c’è bisogno di un’innaffiatura frequente. Di contro, un terreno sabbioso richiede di essere bagnato più spesso.
Margherite al sole

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Come coltivare le margherite

Cuore di margherite Le margherite sono facili da coltivare, per questo sono note soprattutto a coloro che si stanno avvicinando al mondo del giardinaggio. Le più comuni hanno dei semplici fiori bianchi con un pulsante centro giallo. Belle da vedere sia in giardino che in casa, recise in vaso, le margherite vivono bene in un terreno ricco e drenato, con molta acqua e abbondanza di sole. Tuttavia, sono resistenti e tolleranti anche in condizioni meno comode, con un suolo povero e luce scarsa. I semi di margherita germinano in 10-20 giorni e i fiori fanno la loro comparsa l'anno successivo, dopo una stagione di crescita. Un fertilizzante organico per tutti gli usi all'inizio della stagione attiva, serve a formare una pianta forte e robusta. Gli steli delle piante devono essere tagliati fino a terra nel tardo autunno.

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Come fertilizzare le margherite

Margherite tra l'erba Quando le margherite crescono in terreni poveri e con poca acqua tendono ad appassire molto rapidamente. Se, invece, sono piantate in un terreno sano e ricco di materia organica, riusciranno a sopravvivere anche in condizioni meno favorevoli. La fertilizzazione deve avvenire in primavera con un concime a lento rilascio. In questo modo si fornirà alle piante una costante alimentazione per molte settimane. In particolare, per le margherite coltivate in vaso, un mix di terreno e concime assicura una crescita vigorosa. C'è sul mercato un numero crescente di prodotti che aiutano le piante ad essere più sane, più resistenti alla siccità e più immuni a malattie ed insetti. La pacciamatura è essenziale. Stendere un po’ di materiale organico come trucioli di legno, corteccia sminuzzata o foglie tritate assicura il controllo delle erbe infestanti e conserva l'umidità del terreno. In inverno, dopo aver tagliato gli steli morti, bisogna aggiungere il pacciame per proteggere il suolo dalle forti variazioni di temperatura.


Margherite: Malattie delle margherite

Margherita in primo piano Le margherite possono essere colpite dall’Acremonium. Si tratta di un fungo che ne provoca l’avvizzimento e l’ingiallimento. I terreni troppo umidi favoriscono la sua diffusione. Pericolosa per le margherite è anche la septoriosi, infezione fungina che si presenta con macchie marroni, rotonde o irregolari, sulle foglie. La malattia può portare ad ingiallimento e morte delle piante. Un'irrigazione mirata alle radici e praticata nelle prime ore del mattino mantiene le foglie più asciutte e lontane dall’attacco dei funghi. Bisogna proteggere le margherite avendo cura della condizione del terreno. Troppa umidità ed eccessiva alimentazione sono dannosissime per le radici. Altro nemico delle margherite è la muffa grigia che colpisce i germogli, le foglie e gli steli. L'infezione si diffonde con spruzzi d'acqua ed è molto contagiosa. La soluzione sta nel rimuovere e gettare le parti malate. Se l’infezione è in uno stadio avanzato, si consiglia di utilizzare specifici fungicidi.


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