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Il papavero rosso, come altri fiori dalla simbologia intensa e profonda, è protagonista di storie, credenze popolari e leggende. Nella mitologia greca il papavero diventa simbolo della consolazione, difatti si narra che Demetra, dea dei campi e dei raccolti, avesse perso la propria serenità a seguito della scomparsa della figlia, e che l'unico rimedio per farle riacquistare tranquillità, fossero infusi di fiori di papavero, che sorseggiava quotidianamente. Un'altra storia narra, invece, che in Gran Bretagna, durante la prima guerra mondiale, venissero create ghirlande di fiori di papavero per celebrare le gesta eroiche dei soldati caduti per la patria, difatti tutt'oggi, nel Remembrance Day, tutti, inclusi i membri della famiglia reale, ne mettono uno all'occhiello. Allo stesso modo, secondo una vecchia leggenda, si narra che l'imperatore mongolo Gengis Khan, spargesse sui campi di battaglia semi di papavero che teneva nelle proprie tasche, per onorare i caduti di battaglia, sia i suoi che quelli avversari. Anche presenti in una conosciutissima poesia anglosassone intitolata "In flanders fields", i papaveri artificiali sono oggetto di vendita a scopo di beneficenza.
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Chiunque decida di scegliere come oggetto del proprio tatuaggio un fiore, di certo vuole utilizzare un mezzo simbolico per parlare di sè. Il fiore in un tatuaggio permette di far uscire la propria personalità svestendosi delle maschere che ogni giorno, volenti o nolenti, si indossano. Il papavero nei tatoo esprime un ritmo vitale tipico del fiore, il quale nasce, cresce e appassisce solo per rigermogliare, per crescere ancora ed espandersi nuovamente. Il papavero tatuato esprime un messaggio ben chiaro, ovvero "fornisco bellezza ai vostri sensi", nel senso che chi sceglie questo fiore per disegnarlo indelebilmente sul proprio corpo, è portato ad amare le cose belle, condividendole con gli altri. Per quanto il papavero sia un fiore abbastanza semplice, dai petali regolari, monocromatici e aperti al sole, il suo tatuaggio esprime, oltre ad una bellezza semplice, anche una raffinatezza spontanea ed altamente seduttiva. Chi tatua sul proprio corpo un papavero rosso è una personalità forte, con carattere deciso ma paziente, vuole esprimere potenza e resistenza a dispetto del significato generico del fiore, che lo vede simbolo di pigrizia, consolazione ed oblio.
In alcune località, come Perrero, il papavero è associato alla figura della donna, in particolare il papavero selvatico alla donna in genere, il papavero oppiaceo alla donna domestica, o donna del focolare. Probabilmente l'associazione nasce dal fatto che in queste zone, le donne utilizzavano i semi di papavero per fare infusi a scopo medico, difatti, la figura femminile veniva considerata depositaria della conoscenza dei fiori in medicina e dei loro usi a scopi terapeutici, ma non erano esclusi anche rimandi esoterici con rituali, usi empirici e conoscenze consolidate solo attraverso tradizione ed esperienza. Proprio grazie a questi "tentativi" che rappresentavano un'esperienza diretta, le donne scoprirono le proprietà sedative e allucinogene dei semi di papavero. Il papavero, in particolare i suoi semi, richiamavano nel mondo classico il simbolo della fertilità, per cui anche in questo senso si ha un collegamento con la figura femminile. Frequentemente rappresentato nelle raffigurazioni mitologiche insieme a spighe di grano tra le braccia della dea Demetra, Cecere ed Afrodite, il papavero veniva spesso utilizzato anche in riti propiziatori nei campi per favorirne la fertilità.
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