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La dorifora adulta trascorre l'inverno sottoterra, a circa 20-30 centimetri di profondità. Una volta che le temperature si alzano e il terreno si scalda fino a 14°C gli insetti escono, da lì iniziano a nutrirsi subito delle piante. In seguito si accoppiano e depongono le uova nella pagina fogliare inferiore della pianta. Nasce la prima generazione delle larve, le quali si nutrono anch'esse delle piante danneggiandole e continuano l'azione trofica assieme agli adulti, i quali generalmente rimangono sulla pianta. Dopo circa tre settimane le larve raggiungono la maturazione e si interrano nel suolo a circa 10-20 centimetri di profondità, lì si impupano e questa fase dà poi origine alla seconda generazione estiva. Generalmente la dorifora effettua da una a due-tre generazioni all'anno, le quali dipendono però dalle condizioni climatiche e ambientali.
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Prima di passare all'utilizzo di insetticidi e lotta chimica è possibile combattere la dorifora attraverso la lotta biologica. Si possono asportare le uova dell'insetto manualmente, tuttavia non è una soluzione del tutto efficace in quanto è molto difficile rimuovere tutte le uova: oltre ad essere un'operazione che richiede molto tempo e pazienza, esse tendono ad essere coriacee e questo richiede dello sforzo fisico, specialmente se le piante sono tante. Un altro metodo con maggiore efficacia è quello di applicare la rotazione colturale: bisogna evitare di coltivare lo stesso tipo di coltura solanacea una di seguito all'altra, questo permette di togliere il nutrimento necessario agli insetti che stanno svernando. Infine si possono utilizzare gli insetti antagonisti della dorifora, tutt'ora il metodo più efficace per eliminarla: i coleotteri carabidi e la coccinella septempunctata sono alcuni degli insetti antagonisti.
La lotta chimica alla dorifora si applica nei casi di infestazione massiccia e su estensioni molto ampie. È molto importante che la situazione sia valutata da un esperto tecnico e che la distribuzione avvenga lontana dal periodo di fioritura della pianta. L'Actara e il Karate Xpress sono due tipi di pesticidi chimici, ma non sono sempre consigliati. Si possono utilizzare invece, con moderazione, il piretro e il rotenone, due sostanze di origine naturale. Tuttavia bisogna stare attenti nel loro utilizzo in quanto sono molto tossici per i pesci, gli anfibi, i rettili e in parte anche per gli animali a sangue caldo. Inoltre danneggiano anche gli insetti utili perché sono delle sostanze che non hanno selettività. La dorifora è uno tra gli insetti più difficili da combattere, per questo è consigliata la lotta biologica.
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