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Caratteristiche comuni del genere pyracantha sono il fitto fogliame spinoso, l’abbondante fioritura primaverile, costituita da graziosi fiorellini bianchi, e la gran quantità di frutti, piccole bacche rosse o gialle, che la ricoprono per tutto l’inverno. La specie più diffusa ed apprezzata, non solo in Italia, è la coccinea. Ha l’aspetto di un arbusto cespuglioso, molto ramificato, e può raggiungere un’altezza di 3-4 metri. Sono spesso utilizzate per creare siepi anche la rogersiana, proveniente dalla Cina, molto spessa ed alta fino a 4 metri; l’atalantioides, che può raggiungere i 6 metri; l’angustifolia, anch’essa originaria della Cina. Le altre specie, coltivate più che altro come piante ornamentali, sono la crenulata, di origine Himalayana, la crenatoserrata, proveniente dalla Cina ed adatta a climi caldi, e la koidzumii di Taiwan. Le specie originarie sono poche, ma ne esistono molte varietà prodotte per ibridazione.
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La pyracantha è un arbusto rustico che si adatta bene ai diversi terreni, anche poveri o sassosi, e che resiste sia al caldo che al freddo, non teme neanche il gelo. Per ottenere una bella siepe le piante andrebbero sistemate a circa 50-70 cm una dall’altra, in una posizione soleggiata o a mezz’ombra. Per iniziare da zero si può procedere alla semina o all'interramento di talee semilegnose, metodo sicuramente più pratico ed efficace. La pianta nel primo anno di vita ha uno sviluppo molto lento, per poi aumentare notevolmente il ritmo di crescita. Le piante adulte utilizzate come siepi andranno pertanto potate, almeno 2 o 3 volte l’anno, perché mantengano la forma e le dimensioni desiderate. La siepe di pyracantha non ha bisogno di frequenti annaffiature, che possono anzi essere dannose, in genere le piante adulte sono autosufficienti, si accontentano cioè dell’acqua che ricevono con la pioggia; può essere comunque necessario irrigare quando si nota il terreno asciutto, specialmente in estate.
La pyracantha è una pianta molto resistente, anche per questo è molto usata per formare siepi. Sopporta infatti molto bene le condizioni climatiche avverse, l’inquinamento ed anche l’aggressione di insetti e parassiti. Capita, a volte, che cocciniglia o afidi facciano la loro comparsa, ma di solito non provocano particolari danni. Esiste però una malattia a cui questa pianta è soggetta, che purtroppo è il più delle volte fatale, il colpo di fuoco batterico: in determinate circostanze un batterio, che vive sulla corteccia delle piante, riesce a penetrare all’interno provocandone rapidamente il rinsecchimento e la morte. L’unica cosa da fare è eliminare subito la pianta, per evitare che ne vengano contagiate altre. Un altro problema, meno grave e che si può prevenire, è dato dal marciume radicale che colpisce la siepe di pyracantha che si trova in condizioni di eccessiva umidità, il più delle volte perché riceve troppa acqua.
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