Erba benedetta

Erba benedetta: caratteristiche generali

L'erba benedetta o Geum urbanum, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee. Si tratta di una pianta molto nota al folklore e presente in molti racconti popolari: si riteneva infatti che questa pianta possedesse il potere di allontanare gli spiriti cattivi, proteggere dai serpenti velenosi e dai cani idrofobi. La tradizione associa l'erba benedetta al simbolismo cristiano dal momento che le sue foglie crescono in gruppi di tre (la santa Trinità), e i fiori hanno cinque petali (le ferite di Cristo).L'erba benedetta cresce in luoghi freschi e ombreggiati, ed è diffusa principalmente in Europa e in Medio Oriente. La pianta generalmente può raggiungere un'altezza che va dai 20 ai 60 cm. Le foglie sono piuttosto larghe, attraversate da venature, di colore verde brillante. La fioritura avviene tra Maggio e Agosto.
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Erba benedetta: proprietà fitoterapiche

erba benedetta contro il mal di panciaMa quali sono le proprietà fitoterapiche dell'erba benedetta? Quali sono i benefici e i vantaggi che il nostro organismo ricava dall'utilizzo di questa pianta? Le parti della pianta utilizzate in fitoterapia sono le radici e le foglie, dal momento che contengono la percentuale maggiore di principi attivi. L'erba benedetta contiene sostanze quali olio essenziale, tannini e glucosidi geina, che gli conferiscono proprietà astringenti, digestive ed ed emmenegoghe. Proprio la presenza di questi componenti dunque rende l'erba benedetta particolarmente indicata nel trattamento di alcune problematiche dell'apparato digerente. L'erba benedetta stimola l'appetito e combatte l'atonia dell'intestino, blocca la diarrea, contrasta mal di denti e infiammazioni delle gengive. L'utilizzo di questa pianta è infine consigliata per combattere i dolori mestruali.

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    Erbe benedetta: come utilizzarla?

    scheda componenti erba benedetta L'erba benedetta è usata principalmente sotto forma di tisana, ma può essere anche utilizzata per la preparazione di tinture madri e decotti. Sia il decotto che la tisana di erba benedetta prevedono sia un utilizzo interno che un utilizzo esterno. Per preparare la tisana è necessario utilizzare la radice essiccata della pianta, che va lasciata in infusione per pochi minuti prima di essere filtrata e consumata. La tisana va assunta con moderazione e secondo una posologia consigliata dall'erborista. Anche il decotto deve essere preparato con la radice di erba benedetta, che viene inserita in un pentolino insieme all'acqua, portata all'ebollizione, e poi lasciata sobbollire prima di poter essere consumata. Per uso esterno il decotto e la tisana vengono impiegati come collutorio. La tintura si prepara lasciando macerare la radice nel vino e si assume in un bicchierino due volte al giorno.


    Erba benedetta: controindicazioni

    erba benedetta: particolare di fioreMa esistono controindicazioni o effetti indesiderati nell'utilizzo dell'erba benedetta? La risposta negativa a questa domanda passa dalla osservazione di una corretta posologia, dei prodotti estratti da questa pianta. L'abuso ad esempio di tisane a base di erba benedetta può comportare nausea e dolori all'apparato digerente. Fortemente sconsigliato è l'utilizzo di decotti, tisane e soprattutto tinture durante la gravidanza. L'attività stimolante dell'erba benedetta, che la rende un'alleata perfetta nei processi di regolarizzazione del ciclo mestruale e nella prevenzione dei dolori ad esso annessi, potrebbe altresì causare pericolose contrazioni uterine. Anche durante l'allattamento è sconsigliato il consumo di questa pianta se non dopo consultazione medica. Nessun problema invece se si usa l'erba benedetta esternamente.



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