Potatura vigna

Potatura vigna: quando e perché

La vite, senza potatura, sarebbe una pianta rampicante improduttiva e avviluppata inestricabilmente ad un fusto nel vano tentativo di raggiungere il sole. Ecco perché la mano dell’uomo è indispensabile affinché la pianta diventi feconda e cominci a produrre i grappoli. La potatura della vigna, di qualsiasi allevamento si tratti, a parte alcune piccole eccezioni, va in genere effettuata in inverno. E’ nella stagione fredda, infatti, che le viti vanno a riposo vegetativo, perdono il fogliame e restano nude come reduci feriti dal gelo. La potatura dovrà agire sulle parti più danneggiate a causa del clima specialmente quando si tratta di giovani vitigni che durante il secondo anno di vita andranno tagliati più volte per condizionarne la crescita e la forma. Le viti più anziane, invece, possono essere potate anche a ridosso della fase di quiescenza, quindi nel primo inverno, evitando così che germoglino troppo tardi.
Potatura vigna durante l'inverno

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Potatura vigna: il metodo Guyot

Potatura GuyotPer capire che tipo di potatura effettuare bisogna innanzitutto sapere quale forma di allevamento della vite abbiamo difronte. Questo passaggio è basilare perché è la conformazione stessa della pianta, di come è stata inserita del terreno e a cosa è legata che indica dove tagliare e come farlo. Tra gli allevamenti e conseguentemente i metodi di potatura vigneti più diffusi al mondo vi è sicuramente il Guyot, utilizzato per i vitigni più commerciali e a larga scala e coltivati all’aperto. Il Guyot è una tecnica con tralcio a rinnovo. Ciò vuol dire che vi sono più tralci tagliati in differenti lunghezze e molti di questi diventeranno capi a frutto ossia origineranno delle gemme da cui nasceranno i grappoli. Per comprendere come procedere in questo caso è utile applicare la regola del passato, presente e futuro della vite. Per passato vuol dire che al momento della potatura bisogna lasciare un solo tralcio che diventi capo a frutto e che abbia un anno di età, il taglio del presente è destinato al capo a frutto che ha prodotto da poco, mentre per quanto riguarda il futuro si selezionano le gemme e si trasforma il trancio dell’anno prima in uno sperone.

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Potatura vigna: il metodo a cordone speronato

Potatura a cordone speronato Anche il metodo di potatura vigna a cordone speronato è molto diffuso e in genere viene utilizzato per vitigni più raffinati e coltivati in terreni particolarmente fertili e adatti alla produzione della vite come il Cabernet Sauvignon. Mentre nel caso dell'allevamento Guyot la pianta si sviluppa in altezza e la sua potatura viene detta lunga, nel cordone speronato abbiamo una potatura corta e una vite che presenta un ceppo principale con tralci molto piccoli, degli speroni su cui si lasceranno poche gemme. Nel caso del cordone speronato è sempre lo stesso tralcio principale a fruttificare grazie alle gemme basali. Questo tipo di potatura è molto facile da insegnare poiché è drastico ed è semplicissimo individuare il ceppo principale. Tuttavia non è consigliabile per la potatura di vigneti con scarsa fertilità poiché vengono selezionate poche gemme e si rischia di avere una produzione troppo misera. Un altro inconveniente nell'utilizzo di tale sistema può derivare dal clima. Puntando su un unico ceppo per la produzione dei grappoli si può rischiare di perdere tutto il raccolto, danneggiato perché troppo esposto e sovraccarico.


Potatura vigna: altri metodi

Potatura ad alberello Oltre ai metodi più diffusi appena descritti, ve ne sono molti altri che vale la pena di menzionare. Esiste, per esempio, il doppio Guyot con due capi a frutto e altrettanti speroni che si diramano dal ceppo in tutte e due le direzioni. Vi sono poi, tecniche particolarissime presenti solo in alcune zone specifiche, come la potatura ad alberello che viene effettuata in aree geografiche molto aride tipo la Sicilia. I vigneti dove si produce il famoso Zibibbo a Pantelleria hanno tutti questa forma. Il vantaggio in questo caso sta nelle dimensioni delle piante che restano piccolissime e si possono piantare molto vicine. Il raccolto però è in genere comunque molto scarso. Un'altra tecnica di potatura vigna, circoscritta in poche zone selezionate, è quella a tendone, tipica dell'italia meridionale e diffusa specialmente in Puglia. La conformazione è simile ad una enorme pergola e la resa con questo tipo di allevamento e potatura è molto alta e si presta ad una raccolta meccanizzata tanto che il metodo a tendone difficilmente si troverà in una piccola vigna.




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