Potare olivo

Potare olivo

Per potare l'olivo occorre prima aver acquisito le conoscenze base di questa pratica e le informazioni colturali della pianta stessa. L’olivo è una pianta originaria delle zone del Medioriente, anche se col tempo la sua coltivazione si è estesa in aree diverse dell’Europa. Di questa pianta sono coltivate circa 500 varietà dalle quali si ricavano vari tipi di olio tra cui l'extravergine. I frutti di queste piante sono costituiti da olive verdi usate per la produzione di olio, e olive nere che mediante una lavorazione specifica vengono utilizzate nell’alimentazione. La produttività di questi esemplari arbustivi viene controllata mediante la messa in atto di potature di produzione con lo scopo di far produrre a ogni esemplare una certa quantità di frutti. Oltre a controllarne la quantità si evita che un esemplare adulto e di certe dimensioni, crei un numero di frutti che non è in grado di nutrire e far sviluppare nella giusta maniera. Anche la potatura di mantenimento è una pratica indispensabile perché permette di eliminare rami danneggiati, infetti o che ostruiscono il filtraggio della luce ai rami più interni dell’olivo.
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Potare olivo: i tagli

Potatura olivo da terra I tagli risultano essere delle pratiche che precedono la vera e propria potatura dell’olivo. Potare l'olivo significa eliminare dalla pianta le parti improduttive o che assorbono nutrimento inutile giacché non impiegato per lo sviluppo vegetale. Si procede con la recisione dei rami danneggiati, che non producono frutti o all'accorciamento di quelli di produzione per promuovere la formazione di nuovi germogli e sviluppare ulteriori fiori. Sono da rimuovere anche i polloni e i succhioni in quanto limitano l’arrivo delle sostanze nutritive verso le parti più produttive della pianta. I polloni si sviluppano alla base degli olivi, i succhioni crescono partendo dal tronco e sono quelli che assorbono la maggior parte dei nutrienti dal terreno e devono essere eliminati totalmente. I tagli devono essere praticati dopo aver analizzato le parti da eliminare, procedendo con la pratica di quelli più piccoli e proseguire con i tagli più grandi. Da tenere sempre bene a mente che questa pratica deve partire dalla parte alta dell’albero verso il basso.

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Tipi di potatura olivo

Esempio potatura di riforma La pratica del potare l'olivo comprende circa cinque tecniche da mettere in pratica secondo i risultati che si vogliono ottenere e secondo lo stato della pianta. La potatura d’impianto risulta essere il primo taglio a cui l’ulivo è soggetto e avviene per indirizzare la pianta verso la forma voluta. La potatura di allevamento si fa quando la pianta è in pieno sviluppo in modo tale da semplificare la raccolta dei frutti durante la stagione autunnale. Alcuni esemplari hanno bisogno di una recisione di ringiovanimento, mediante la quale si cerca di stimolare una ripresa della chioma perché ci si trova davanti esemplari ormai vecchi. La potatura di riforma, come si può già capire dal nome, include la recisione di tutti quei rami danneggiati dai forti venti, dalle piogge o da altri agenti climatici in modo da rigenerare la struttura aerea e riportarla alla sua originaria condizione di rigogliosità. Dopo tutte queste la potatura principale è quella di fruttificazione che controlla la quantità di frutti che ogni esemplare di olivo deve produrre.


Potare olivo: finalità

Dettaglio potatura olivo Le finalità del potare l'olivo non sono solo rivolte a un controllo della produzione o del conferimento di una forma armoniosa della chioma. È bene sapere che la recisione dei rami va in funzione dell’età dell’albero, della varietà di appartenenza, del suo stato di salute e della zona climatica in cui questo esemplare arbustivo è stato messo a dimora. La potatura è necessaria per agevolare, durante la stagione autunnale, la raccolta delle olive; per evitare danni o infezioni problematiche al seguito di danni causati da parassiti e malattie o da condizioni climatiche avverse (grandine, piogge, forti venti); per agevolare la formazione dei frutti su vegetali oramai vecchi e per creare una sorta di equilibrio tra lo sviluppo vegetativo e quello dei frutti stessi. La presenza di questi innumerevoli fattori evidenzia la presenza di diverse potature, ognuna con uno specifico obiettivo, senza però dimenticare di attuare sulla pianta stessa delle tecniche colturali consone come le annaffiature, le concimazioni, le giuste esposizioni e tutte quelle pratiche di cui gli olivi hanno bisogno per poter crescere in salute e in maniera rigogliosa.



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