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Bulbo di poche pretese, la coltivazione dell'aglio non richiede troppe attenzioni. Predilige climi temperati, ma è in grado di resistere sia al freddo che a periodi di siccità. Altrettanto bene si adegua alla coltivazione in vaso, in giardino o nell'orto. Per il bulbo di aglio occorre un terreno sciolto e ben drenato, senza ristagni d'acqua, e una bella posizione luminosa. L'aglio si semina separando i bulbilli, che sono generalmente una decina per ogni bulbo, e interrandoli a circa 6 - 8 cm di profondità. Se sono interrati in orto e in filari, vanno distanziati di circa 10 cm. La varietà di aglio sono molte ed alcune di esse sono più facili alla fioritura; in questi casi, gli steli che portano il fiore vanno tagliati, in modo da lasciare che il bulbo si sviluppi bene. A fine estate si lascia seccare e si estirpa. L'aglio è coltivato fin dall'antichità per le numerose proprietà curative che contiene. I benefici sull'apparato cardiovascolare e sul colesterolo, l'azione ricostituente e depurativa sono state provate e riconosciute anche da studi recenti.
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Le poche pretese dell'aglio per la sua coltivazione si ritrovano anche nella fase della concimazione. L'aglio non ha bisogno di essere periodicamente e regolarmente concimato, se al momento della semina si utilizza un terreno che sia già fertile. Questa pianta non ama le concimazioni organiche, che potrebbero portare a marciumi della parte radicale. Conviene quindi concimare con fertilizzante organico prima di iniziare la coltivazione dell'aglio. Fosforo e potassio devono trovarsi nel terreno prima della semina, mentre l'azoto può essere somministrato un paio di volte durante la coltivazione. Sarebbe preferibile che si utilizzasse sotto forma di solfato ammonico. Il singolo bulbillo, che darà vita alla nuova pianta, contiene in sé il nutrimento necessario allo sviluppo; per questo, più grande è il bulbillo che si semina, tanto più veloce sarà la crescita della nuova pianta d'aglio.
L'esposizione luminosa e poche ore di soleggiamento sono sufficienti alla pianta di aglio per crescere ed ingrossarsi. Riguardo ai parassiti, la coltivazione dell'aglio non è facilmente soggetta ad attacchi di parassiti. Per evitarli è, di solito, sufficiente non coltivare l'aglio nello stesso posto o nello stesso terriccio per due anni consecutivi, ma lasciarne passare almeno tre, prima di ripetere la coltivazione nello stesso posto. I parassiti che potrebbero infestarlo sono la mosca e la tignola. Le larve di mosca divorano il bulbo provocando marciumi, mentre la tignola mangia le foglie in modo così consistente da poterne determinare la morte. Entrambi questi parassiti si combattono trattando le giovani piante con polvere di roccia o litotamnio. E' utile anche la coltivazione associata con carote. Se l'infestazione è molto forte, vanno eliminate le piante attaccate. L'aglio è invece usato molto spesso per aiutare nella lotta contro i parassiti di altre piante; a questo scopo viene piantato nelle vicinanze di ortaggi e fiori, da cui tiene lontani gli afidi ed altri insetti dannosi. E' anche utilizzato in infusi concentrati da spruzzare sulle foglie.
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