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Le carote precoci vengono seminate in febbraio marzo, in cassone freddo o sotto campane, , le carote medio-precoci si seminano scalarmente in aprile-giugno, quelle tardive si seminano sempre scalarmente da giungo a agosto. La semina viene effettuata su solchi profondi 1,5-2 cm e distanti 15 cm, e deve essere rada. Subito dopo si copre di terra. Il bio coltivatore invece lascia più distanza tra le file, fino a 20 cm, e semina a maggiore profondità (anche 3 cm), coprendo poi i semi di composto e spargendo farina di roccia, comprimendo poi col rastrello e innaffiando a fondo. La germinazione è lenta, richiede fino a 3 settimane. Appena possibile si dirada a 5 cm di distanza senza mai lasciare le piantine sradicate sul terreno perché tutta la pianta odora di carota e l’aroma attira la temutissima mosca della carota, le cui larve si nutrono delle radici delle piante.
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La carota preferisce un terreno sabbioso e aerato a uno duro e pesante, con il classico ph variabile tra 6,5 e 7,5, in posizione aperta e ventosa per scoraggiare la mosca della carota. Non deve essere sassoso, né contenere letame fresco che potrebbe veicolare larve dannose per l’ortaggio. La preparazione prevede una vangatura invernale in profondità che porti alla formazione di un leggero terriccio superficiale, molto fine, seguita dalla fertilizzazione con 70-100 gr per metro quadro di prodotto sparso sulla superficie dell’aiuola una settimana prima della semina. In caso di terreni e condizioni sfavorevoli vanno preferite le varietà precoci o medio-precoci. Nell’orto biologico, invece, la preparazione del terreno prevede una concimazione verde che aerei il terreno e venga poi lasciata sull’aiuola (che deve essere al secondo turno della rotazione) in autunno, sotto forma di pacciame, insieme a compost maturo e/o cenere di legna ricca di potassio, elemento molto utile per la crescita della carota. L’aiuola dovrà nel complesso avere un substrato soffice, profondo e ricco di humus.
Più le carote restano nel terreno e più saranno saporite, quindi nei climi più miti vengono lasciate in terra fino al momento del consumo, proteggendole dal gelo con una pacciamatura. Tra le avversità della carota ricordiamo la mosca della carota e le malattie fungine. Il bio coltivatore consocerà le carote con agli e cipolle per allontanare la mosca della carota che viene anche scoraggiata da semine molto precoci (in marzo) o molto tardive (in giugno). Anche la consociazione con l’aneto sembra essere utile. Altre consociazioni comunque favorevoli per la cerscita dell’ortaggio sono quelle con piselli, pomodori, cicoria, insalate da taglio, bietole e ravanelli. La coltivazione tradizionale prevede in caso di infestazione di mosca della carota di utilizzare insetticidi a base di triclorphon in maggio-giugno per le carote precoci e in luglio-agosto per tutte le altre.
Il bio coltivatore utilizza nel corso della stagione vegetativa un’unica concimazione a base di macerato di ortica.
La mancanza di acqua porta a carote dure e legnose, quindi l’irrigazione è fondamentale per ottenere un buon raccolto, ma senza esagerare dato che un eccesso di acqua in caso di tempo piovoso portano a un grande sviluppo fogliare a scapito di quello della radice. In caso di siccità servono circa 10 litri di acqua settimanali per metro di fila. Uno strato di pacciame non troppo spesso, che lasci passare aria a sufficienza, sarà utile per mantenere il giusto grado di umidità evitando sbalzi in questo senso che rischino di far “scoppiare” le radici.
La carota è ricca di provitamina A detta anche carotene, e vitamine del gruppo B e C, Sali minerali e falcarinolo anti-tumorale. Rinforza il sistema immunitario, protegge il sistema circolatorio, ha proprietà benefiche nei confronti dell’occhio, è depurativa, ipocalorica e antiossidante.
La carota è un ingrediente molto apprezzato in cucina tanto è vero che nei frigoriferi degli italiani questo gustoso ortaggio non manca di certo! Oltre al sapore ricco della carota, anche la sua "croccantezza" quando la addentiamo risulta essere gradita al consumatore e tutto questo, aggiunto al prezzo particolarmente ridotto dell’ortaggio, fa della carota una nostra preziosa alleata in cucina. Le carote possono essere consumate al naturale, semplicemente pulendole sotto acqua corrente e gustate poi grattugiate, tagliate a rondelle, in insalata, bollite, in padella come secondo piatto o come contorno per altri piatti. La carota può essere anche bevuta! Il frullato di carota, se assunto prima dell’esposizione al sole, assicura un’abbronzatura più bella e duratura! Per chi ama sperimentare nuove ricette, via libera alla creazione di risotti a base di carota, torte salate, zuppe, minestroni, polpette, dolci, gnocchi e molto altro ancora!
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