Prugnolo

Prugnolo: caratteristiche generali

Il prugnolo è un arbusto che appartiene alla vasta famiglia delle Rosacee. Si tratta di una pianta spinosa a foglia caduca, che cresce spontaneamente ai margini di viali, sentieri e boschi. La sua massima diffusione si attesta in Europa, in Africa del nord e in tutto il continente asiatico. Il prugnolo è davvero una pianta imponente, dal momento che può facilmente raggiungere i quattro metri di altezza. Le foglie presentano una colorazione verde chiaro, sono alterne, seghettate, dalla caratteristica forma a uovo (obovate). La fioritura comincia tra i mesi di Marzo ed Aprile, e dà origine e dei fiorellini singoli, di colore bianco, molto belli a vedersi. I frutti del prugnolo, che sono poi insieme ai fiori sono la parte maggiormente utilizzata in fitoterapia, sono grosse bacche di colore bluastro.
prugnolo: ramo con bacche

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Prugnolo: proprietà

prugnolo contro la stitichezza Ma quali sono le proprietà del prugnolo? Quali azioni benefiche svolge per il nostro organismo? I principi attivi contenuti nel prugnolo sono fondamentalmente quelli che si ritrovano in quasi tutte le Rosacee: flavonoidi, tannini, vitamina C, cumarine, glucosidi e acido cianidrico. Grazie a queste importantissime sostanze il prugnolo possiede proprietà diuretiche, lassative purganti, espettoranti, mucolitiche e dermoprotettive. I prodotti a base di questa pianta sono dunque particolarmente indicate per contrastare dermatosi e irritazioni cutanee, infezioni o infiammazioni del cavo oro-faringeo. Il prugno scioglie il catarro e seda la tosse, è particolarmente efficace nel contrastare il raffreddore. Infine grazie alle sue proprietà diuretiche e antistiptiche aiuta ad alleviare gonfiori e a perdere peso.

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Prugnolo: utilizzi

prugnolo Ma in che modo viene impiegato il prugnolo in fitoterapia? In che modo lo si assume e soprattutto qual è la corretta posologia? Le parti della pianta che vengono utilizzate sono principalmente i frutti e i fiori, ma si usano anche le foglie e la corteccia. La pianta può essere impiegata sia per uso esterno attraverso la preparazione di impiastri, sia per uso interno, assumendola sotto forma di tintura o tisana. La tintura madre di prugnolo si prepara utilizzando rami freschi al principio della fioritura, che devono essere lasciati a macerare per qualche settimana. Si assumono trenta gocce di tintura per tre volte al giorno. Per la tisana invece si utilizzano i fiori di prugnolo che vanno lasciati in infusione per dieci minuti in acqua bollente. Si consiglia l'assunzione di due tazze la sera, subito dopo cena.


Prugnolo: informazioni sui prodotti e controindicazioni

prugnolo fiore In commercio esistono pochi prodotti a base di prugnolo, dal momento che le proprietà di questa pianta sono scivolate da qualche tempo nell'oblio. Si trovano, invece , con molta facilità marmellate ottenute dai suoi frutti che aiutano a riattivare la regolarità intestinale. Proprio per questa ragione chiunque voglia utilizzare il prugnolo per scopi terapeutici, deve necessariamente contemplare la strada del fai-da-te. Per quel che riguarda le controindicazioni per l'impiego di questa pianta, se si rispetta la giusta posologia della pianta, la possibilità che insorgano effetti indesiderati è praticamente inesistente. Solo i soggetti sensibili o allergici ai principia attivi contenuti nel prugnolo, manifestano l'apparizione di dermatiti o eruzioni cutanee. Limitare l'utilizzo in gravidanza, o comunque rivolgersi a un medico.




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